Illuminazione Plateia Aelia: chiarimenti e accuse nella replica di Eleonora Lo Curto
Marsala – Nuovo capitolo nella polemica politica sull’illuminazione della Plateia Aelia nel Parco Archeologico di Lilibeo. L’ex deputata regionale Eleonora Lo Curto ha diffuso una nota in cui rivendica lo stanziamento regionale del 2022, accusa il sindaco Massimo Grillo di immobilismo e chiarisce la propria posizione in merito alla paternità dell’intervento.
Il finanziamento da 100.000 euro, approvato durante la Giunta Musumeci, avrebbe avuto origine da una sua proposta. La parlamentare ha allegato la delibera regionale e altri documenti che dimostrano l’esistenza del progetto già tre anni fa.
Il finanziamento per l’illuminazione era stato approvato nel 2022
Lo Curto sottolinea che la Giunta regionale approvò il finanziamento il 31 maggio 2022, con fondi FSC 2021-2027. La sua richiesta compariva al numero 112 dell’elenco ufficiale trasmesso in Giunta dall’allora assessore Marco Falcone. L’ex deputata afferma di essersi impegnata affinché quel progetto fosse eseguito e non considera un caso il fatto che il Comune non ne abbia più parlato fino a oggi.
Plateia Aelia: “Il progetto fu presentato al sindaco Grillo”
Durante una visita dell’assessore Alberto Samonà al Parco Archeologico, il progetto di illuminazione fu mostrato al sindaco Grillo e agli ex assessori Oreste Alagna e Arturo Galfano. Secondo Lo Curto, l’architetto Antonio Mauro conserva ancora le tavole progettuali. Lei stessa, quindi, riteneva in buona fede che l’opera fosse stata realizzata.
Lo Curto ha espresso le sue scuse pubbliche all’onorevole Stefano Pellegrino, chiarendo che l’equivoco è nato dalla convinzione che il Comune avesse effettivamente dato seguito al suo stanziamento.
Lo Curto: “Grillo ha agito in modo opportunistico”
Nel passaggio più polemico della nota, Lo Curto attacca direttamente il sindaco Grillo, accusandolo di aver ignorato il progetto solo perché non era più in carica come parlamentare. Secondo lei, Grillo avrebbe ripreso l’idea solo in vista delle elezioni, per ottenere visibilità politica e “tagliare nastri”.
L’ex parlamentare evidenzia inoltre che Grillo avrebbe chiesto più volte assessori in quota Lega, ricevendo sempre un secco rifiuto. A suo dire, la sua coerenza politica si contrappone a logiche di convenienza che stanno emergendo in città.
“Non uso il politichese. Dico la verità a viso aperto”
Lo Curto rivendica il proprio modo diretto di comunicare, affermando di non aver mai usato volgarità. Rifiuta il “pacifismo ecumenico” che attribuisce al sindaco e rivendica il diritto di difendere la verità con fermezza, anche quando i toni sono forti.
Chiude la nota dicendosi dispiaciuta per aver contribuito all’elezione di Grillo, chiedendo scusa ai cittadini e ribadendo il proprio stile politico: leale, coerente, senza compromessi.
Speriamo che il confronto politico su Marsala possa tornare ad essere basato su trasparenza, memoria istituzionale e rispetto reciproco
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