Mostra Sergio Di Paola: la china incontra il mito nella Settimana delle Culture
Palermo/Marsala – La mostra di Sergio Di Paola “La Rovina degli Dèi”, inaugurata alla Galleria Artètika in via Giorgio Castriota, ha conquistato pubblico e critica. Inserita nel programma ufficiale della Settimana delle Culture, l’esposizione ha segnato uno degli eventi culturali più intensi e partecipati degli ultimi mesi a Palermo.
Grande successo per l’inaugurazione
Circa 200 persone hanno affollato gli spazi espositivi tra le 18:30 e le 21:30, confermando il forte interesse per l’opera del giovane artista marsalese. Tra i presenti, esperti d’arte, critici, esponenti istituzionali e appassionati, tutti rapiti dal tratto poetico e visionario delle opere in mostra.
Il pubblico ha definito l’inaugurazione uno dei momenti più intensi e raffinati dell’edizione 2025 della Settimana delle Culture, capace di coniugare arte, memoria e contemporaneità.
Mito, china e immaginazione
Le opere presentate da Sergio Di Paola sono realizzate interamente in china su carta. L’artista ha rielaborato miti antichi come quelli di Medusa, Narciso, Didone e Pan, restituendo figure sfuggenti, non più narrative ma simboliche ed evocative.
Ogni tavola propone un linguaggio grafico denso e fluido, dove il tratto nero della china si alterna a colature blu e rosse. I dettagli emergono da superfici vibranti, creando un senso di sospensione tra sogno e storia.
Un artista consapevole e maturo
Nonostante la giovane età, Sergio Di Paola ha mostrato grande maturità artistica e padronanza tecnica. Il curatore Gigi Vinci e la gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli hanno introdotto la serata, lasciando poi spazio all’autore, che ha guidato il pubblico in un coinvolgente viaggio interpretativo tra le sue opere.
La sua arte fonde precisione classica e libertà espressiva, unendo rigore compositivo e pulsione interiore. Le opere esposte raccontano l’uomo contemporaneo attraverso la lente del sacro dimenticato, in un dialogo costante tra mito e modernità.
Performance teatrale dedicata a Medusa
Uno dei momenti più emozionanti della serata è stato il monologo interpretato da Giovanna Corrao, attrice e performer, che ha dato voce a Medusa in una chiave inedita e drammaturgica.
Medusa, spesso rappresentata come figura mostruosa, è stata trasformata in una protagonista tragica e umana. Il suo racconto si è intrecciato con le opere, creando una potente atmosfera emotiva che ha attraversato tutto il percorso espositivo.
Un momento di dialogo e partecipazione
Al termine della performance, il classico vin d’honneur ha favorito la conversazione tra il pubblico e gli operatori culturali. Le opinioni raccolte confermano un forte entusiasmo per il lavoro di Di Paola, che ha saputo unire forza visiva e profondità simbolica.
Molti hanno elogiato il suo uso della china, considerata una delle tecniche più complesse del disegno. Le sue opere riescono a evocare silenzi, attese e memorie che toccano il subconscio collettivo.
La voce di un talento emergente
La mostra Sergio Di Paola rappresenta una tappa importante per l’arte contemporanea siciliana. Le sue tavole, tutte inedite, propongono una riflessione sul rapporto tra memoria e identità, uomo e divinità, bellezza e rovina.
La visione di Di Paola non è didascalica, ma simbolica. Il suo gesto artistico interroga lo spettatore e lo invita a riscoprire il valore del segno, dell’ombra, del tempo che sfuma.
Informazioni utili e accesso gratuito
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 9 giugno 2025, dal lunedì al sabato con orari 10-13 e 17-20. L’ingresso è gratuito.
Grazie a un sistema QR code, sarà possibile scaricare anche il catalogo digitale ufficiale, con immagini delle opere e testi critici.
Complimenti a Sergio Di Paola per la sua originalità, al curatore e alla galleria per l’ottima organizzazione, e a Palermo per aver dato spazio a una voce autentica dell’arte contemporanea siciliana.
Leggi gli approfondimenti su Marsala Live
Scopri la Settimana delle Culture di Palermo
Approfondisci la Galleria Artètika di Palermo
Conosci meglio il lavoro di Sergio Di Paola
