Droni ambulanza a Palermo: firmato il protocollo per il soccorso urgente
Palermo/Marsala – La sperimentazione dei droni ambulanza per il primo soccorso aereo compie un nuovo importante passo avanti. Oggi, al porto di Palermo, è stato firmato un protocollo d’intesa tra Rotary, ASP Trapani e Comune di Palermo per l’utilizzo operativo di due droni equipaggiati con defibrillatori automatici esterni (DAE). I velivoli saranno impiegati per gestire situazioni di emergenza sanitaria, in particolare casi di arresto cardiaco improvviso, con la supervisione della Croce Rossa Italiana, Comitato Regionale Sicilia.
Sinergia tra pubblico e privato per il primo soccorso con droni
Il progetto dei droni ambulanza si configura come un esempio concreto di collaborazione tra enti pubblici, associazioni e realtà private. L’intervento del drone, che sarà gestito dalla Centrale Operativa 118 Palermo-Trapani per le decisioni operative, prevede il coordinamento della Croce Rossa Italiana per la fase esecutiva. A supporto anche Southdrone S.r.l., partner tecnico incaricato della simulazione e del futuro sviluppo operativo.
Droni salvavita: cos’è e come funziona il progetto
Il drone ambulanza è progettato per trasportare strumenti medici fondamentali come defibrillatori, farmaci urgenti, sacche di sangue e kit di pronto intervento. Il suo obiettivo è abbattere i tempi di risposta nei casi più critici, superando il traffico urbano o accedendo rapidamente a zone difficilmente raggiungibili con mezzi tradizionali.
Durante la giornata, è stata realizzata una dimostrazione operativa nel piazzale del molo trapezoidale, in prossimità del ristorante Citysea, dove è stata simulata una situazione di arresto cardiaco. La sequenza ha dimostrato come chiunque, anche senza conoscenze mediche specifiche, possa salvare una vita intervenendo con l’ausilio del drone e del DAE.
Le origini del progetto: Marsala pioniera con la prima simulazione
Il progetto ha preso vita già nel 2023 con una prima simulazione avvenuta a Marsala. Da quel momento, grazie alla visione del Dr. Goffredo Vaccaro, fondatore e presidente onorario della commissione distrettuale BLSD, e del Dr. Riccardo Lembo, delegato al progetto per il Rotary Distretto 2110 e il Rotary Club Marsala, si è avviato un percorso concreto di sviluppo.
Chi ha firmato il protocollo e chi c’è dietro il progetto
Tra i firmatari e protagonisti dell’accordo:
- Rotary Club Marsala (presidente Ing. Aldo Galileo),
- ASP Trapani (in rappresentanza il Dr. Mario Minore),
- Comune di Palermo (Presente il Sindaco Prof. Roberto Lagalla e l’Assessore Fabrizio Ferrandelli),
- Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Sicilia (con l’ing. Egidio Tuccio e il dott. Pasquale Morano),
- Centrale Operativa 118 PA-TP (diretta dal Dr. Fabio Genco).
Erano inoltre presenti rappresentanti delle forze armate, tra cui il Col. Daniele Mastroberti (Comandante del 37° Stormo AM Birgi), il Comandante della Polizia Municipale di Palermo Angelo Colucciello, funzionari ENAC e numerose altre autorità sanitarie e civili. Anche l’On. Stefano Pellegrino, componente della I Commissione Affari Istituzionali e V Commissione Salute dell’ARS, ha partecipato esprimendo sostegno al progetto.
Tecnologia e futuro: cosa succede ora
Dopo la firma del protocollo e la dimostrazione pubblica, il prossimo passo sarà l’avvio della sperimentazione operativa sotto la supervisione dell’ENAC, per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie all’uso in sicurezza dei droni in contesti urbani e sanitari. Il progetto, infatti, mira a estendere il servizio in tutta la Sicilia occidentale.
La giornata è stata organizzata grazie alla collaborazione dell’Autorità Portuale di Palermo, rappresentata dal segretario generale Dr. Luca Lupi, e con l’ospitalità offerta da Natale Giunta.
La simulazione pratica è stata curata dal Dr. Gaetano Di Fresco, coordinatore infermieristico della CO 118, e dal dott. Giuseppe Angileri, istruttore BLSD del Rotary Distretto 2110.
Un esempio di innovazione al servizio della vita
Il progetto del drone ambulanza rappresenta un modello di integrazione tra tecnologia e salute, in cui le emergenze vengono affrontate in modo più rapido ed efficace. Un’iniziativa che potrebbe cambiare radicalmente l’approccio al primo soccorso.
Complimenti ai promotori dell’iniziativa, con l’augurio che questo progetto trovi presto piena applicazione operativa.
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