Cadavere in mare a San Vito Lo Capo: ritrovati tronco e gambe a Makari
San Vito Lo Capo – Una nuova tragedia scuote la costa trapanese: un cadavere in mare a San Vito Lo Capo è stato ritrovato nel pomeriggio di lunedì 26 maggio nella zona di Bue Marino, località Macari. I resti, identificabili come tronco e gambe, sono emersi tra le onde e a notarli sono stati alcuni cittadini, che hanno subito allertato le autorità.
Le autorità sul posto per i rilievi: non si esclude l’ipotesi migratoria
Sono intervenuti prontamente sul posto i Carabinieri e la Guardia Costiera, che hanno provveduto a recuperare i resti umani e a trasferirli all’obitorio dell’ospedale di Trapani. Nei prossimi giorni saranno effettuati gli accertamenti medico-legali necessari per l’identificazione del corpo e per chiarire le cause del decesso.
Al momento, gli inquirenti non escludono l’ipotesi che possa trattarsi di un migrante, vittima di uno dei tanti naufragi che continuano a verificarsi nel Mediterraneo, spesso senza testimoni e lontano dai riflettori mediatici.
Un precedente recente a Favignana
La tragica scoperta del cadavere in mare a San Vito Lo Capo arriva a pochi giorni di distanza dal ritrovamento di un altro corpo in avanzato stato di decomposizione, avvenuto nelle acque antistanti l’isola di Favignana. Anche in quel caso, le autorità hanno ipotizzato un possibile legame con i viaggi della speranza che partono dalla Tunisia e dalla Libia verso le coste siciliane.
Il mare come tragico confine invisibile
Negli ultimi anni, la provincia di Trapani è spesso diventata scenario di ritrovamenti tragici, con cadaveri rinvenuti in mare, sulle spiagge o nei pressi delle scogliere. Ogni corpo recuperato è un simbolo silenzioso della disperazione e della fuga da guerre, povertà e persecuzioni. Eppure, dietro ogni salma c’è una storia, una famiglia, una vita spezzata.
La zona di Macari, nota per la sua bellezza paesaggistica e meta turistica di pregio, si è trovata ancora una volta ad accogliere l’ombra di una morte anonima. E mentre le indagini proseguono, cresce la preoccupazione tra i residenti e tra le istituzioni.
Una situazione da monitorare
Il fenomeno delle morti in mare continua a rappresentare una delle grandi emergenze umanitarie del nostro tempo. La Guardia Costiera, la Polizia di Stato, i Carabinieri e i volontari sono spesso chiamati a gestire questi eventi drammatici con estrema professionalità e grande umanità. Tuttavia, come sottolineano da tempo le organizzazioni umanitarie, è fondamentale potenziare i canali legali d’ingresso e migliorare i sistemi di accoglienza e prevenzione.
In attesa di risposte
Per ora, resta il silenzio delle onde a custodire il segreto di questa vittima senza nome. I cittadini di San Vito Lo Capo, profondamente colpiti dalla scoperta, hanno espresso cordoglio e sgomento. Le autorità stanno lavorando per fare luce sull’identità del defunto e ricostruire la dinamica che ha portato al suo tragico destino.
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