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Frode da oltre 600 milioni, arrestato un latitante 45enne: operazione Moby Dick

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martedì 27 maggio 2025 - 12:21

Arresto operazione Moby Dick, 45enne belga fermato a Malpensa

Marsala – È stato arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa un cittadino belga di 45 anni. L’uomo era latitante dal novembre 2024 ed era ricercato nell’ambito della complessa operazione Moby Dick. L’arresto operazione Moby Dick è stato eseguito lunedì 26 maggio grazie alla sinergia tra i Nuclei PEF della Guardia di Finanza di Varese, Milano e Palermo, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e la Squadra Mobile di Palermo, coordinati dalla Procura Europea.

L’uomo è arrivato in Italia su un volo proveniente dall’Albania. Aveva eluso un mandato d’arresto europeo ed era considerato una figura apicale di una rete criminale attiva in diversi Paesi.

Frode e riciclaggio, arrestato un latitante a Malpensa

L’uomo arrestato aveva un ruolo di vertice in una vasta organizzazione criminale internazionale. Secondo gli investigatori, il gruppo operava tra Italia, Spagna, Svizzera, Singapore e Dubai, specializzandosi nella frode fiscale e nel riciclaggio di denaro. Utilizzavano un sistema sofisticato di frodi carosello e evasione dell’IVA intracomunitaria, soprattutto nel commercio di prodotti informatici.

Grazie al lavoro congiunto delle Procure di Milano e Palermo, è stato possibile ricostruire la struttura dell’organizzazione. Le transazioni commerciali fittizie e l’emissione di fatture false servivano a simulare attività lecite, aggirando i controlli fiscali europei.

Danno erariale per oltre 600 milioni

L’operazione Moby Dick ha portato alla luce una frode fiscale stimata in oltre 600 milioni di euro, con un profitto illecito di circa 180 milioni. Il GIP di Milano, sulla base delle prove acquisite, ha disposto un maxi sequestro patrimoniale per un valore complessivo di oltre 580 milioni di euro.

Il sequestro include:

  • 476 milioni di euro in beni e conti correnti

  • 104 milioni in beni immobiliari e strumenti finanziari, utilizzati per il riciclaggio

Questo rappresenta uno dei sequestri più ingenti mai disposti in Italia in materia di frode IVA e riciclaggio internazionale.

L’arrestato era già noto alle autorità europee

Il 45enne era già coinvolto in altri procedimenti per frodi fiscali transfrontaliere. In passato aveva ricoperto incarichi in aziende fantasma, utilizzate per creare una catena fittizia di rapporti commerciali.

L’arresto operazione Moby Dick si è basato su un mandato con aggravante specifica. Le autorità gli contestano infatti anche l’agevolazione di un’associazione mafiosa, secondo l’art. 416 del Codice Penale.

Il GIP ha ritenuto il profilo criminale particolarmente pericoloso. Le sue attività dimostrano infatti un livello elevato di capacità organizzativa, gestione delle risorse e occultamento del denaro.

Una risposta forte alla criminalità economica

L’arresto effettuato a Malpensa rappresenta un risultato importante per la lotta alla criminalità finanziaria organizzata. Il coordinamento tra Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Procura Europea ha permesso di neutralizzare una delle figure centrali dell’intera rete.

Secondo fonti investigative, le indagini proseguiranno nei prossimi mesi. Sono attesi altri sequestri e ulteriori sviluppi internazionali legati alla stessa operazione.

Complimenti alle forze dell’ordine e alla magistratura per questo brillante risultato investigativo.


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