Salvatore Calvaruso accusato della strage di Monreale: chi è il 19enne che ha confessato
Monreale – Salvatore Calvaruso, 19 anni, residente al quartiere Zen di Palermo, è il giovane accusato della strage di Monreale, durante la quale hanno perso la vita tre ragazzi e altri due sono rimasti feriti.
Salvatore Calvaruso accusato della strage di Monreale: chi è il 19enne che ha confessato
Monreale – Salvatore Calvaruso, 19 anni, residente al quartiere Zen di Palermo, è il giovane accusato della strage di Monreale, durante la quale hanno perso la vita tre ragazzi e altri due sono rimasti feriti. La frase chiave “Salvatore Calvaruso strage Monreale” è al centro delle indagini che stanno sconvolgendo la comunità locale.
Il ragazzo è stato fermato con l’accusa di strage e detenzione illegale di arma da fuoco. Il provvedimento di fermo è stato disposto dal procuratore Maurizio De Lucia e dagli aggiunti Sergio De Montis e Felice De Benedittis.
Calvaruso, che ha piccoli precedenti penali, si è presentato nella notte alla stazione dei carabinieri del suo quartiere, denunciando il furto del proprio scooter. Un tentativo, secondo gli inquirenti, per allontanare i sospetti.
La confessione di Salvatore Calvaruso: uno degli autori della strage
Durante la fase iniziale delle indagini, Salvatore Calvaruso ha reso dichiarazioni spontanee confessando di essere uno degli autori della strage di Monreale. Tuttavia, durante l’interrogatorio ufficiale, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Attualmente si trova detenuto nel carcere di Pagliarelli.
Secondo quanto riportato dal provvedimento di fermo firmato dal pm Felice De Benedittis e citato da AdnKronos, un amico di Calvaruso ha aiutato gli investigatori nella sua identificazione. Fondamentale è stato anche il ritrovamento di un paio di occhiali sul luogo della rissa, che il giovane aveva ammesso di aver perso.
Le indagini proseguono: i carabinieri sono alla ricerca di almeno altre quattro persone e delle due pistole utilizzate durante la sparatoria.
Come si è svolta la strage di Monreale
La strage di Monreale è avvenuta nella notte in via Benedetto d’Acquisto, nei pressi del Duomo di Monreale, a pochi chilometri da Palermo. Durante una serata affollata per la festa del Santissimo Crocifisso, un gruppo di giovani provenienti dal quartiere Zen si è scontrato con alcuni ragazzi locali.
Il rimprovero di due cugini, Salvatore Turdo e Andrea Miceli, che avevano invitato i motociclisti a rallentare tra i tavoli della caffetteria “365”, avrebbe scatenato una violenta lite. Da un semplice alterco si è passati rapidamente a una rissa a colpi di casco, fino all’estrazione delle armi da fuoco.
Sono stati esplosi almeno 18-20 colpi ad altezza d’uomo, come riportato nelle ricostruzioni ufficiali.
Chi sono le vittime e i feriti della sparatoria
Durante la strage di Monreale sono morti tre giovani: Salvatore Turdo (23 anni), Andrea Miceli (26 anni) e Massimo Pirozzo (26 anni). Altri due ragazzi sono rimasti feriti: Nicolò Cangemi, 33 anni, che ha tentato di disarmare uno degli assalitori ed è stato colpito a una gamba, e un sedicenne ferito di striscio alla nuca.
Il giovane sedicenne, fortunatamente salvo, ha raccontato sui social di essere vivo “per miracolo”, con il proiettile fermatosi a pochi millimetri dalla corteccia cerebrale.
Tentativi di depistaggio e ulteriori indagini
Secondo le accuse, la denuncia di furto dello scooter fatta da Salvatore Calvaruso sarebbe stato un tentativo disperato di sviare le indagini, temendo che la targa del mezzo o le immagini delle telecamere potessero incastrarlo.
Le testimonianze raccolte sono state fondamentali: un amico ha riferito che Calvaruso gli aveva chiesto di denunciare il furto dello scooter, dicendo di aver “combinato un macello”.
La procura ipotizza che, oltre a Calvaruso, almeno altri quattro ragazzi abbiano partecipato all’aggressione. Si cercano anche due motocicli e due pistole.
Una comunità sotto shock: il sindaco annulla la festa patronale
La comunità di Monreale è ancora sotto shock per l’accaduto. Il sindaco, Alberto Arcidiacono, in accordo con la giunta e le autorità religiose, ha deciso di annullare tutte le celebrazioni previste per la festa del Santissimo Crocifisso.
Il Comune si farà carico delle spese funerarie delle vittime. “Non possiamo festeggiare di fronte a una tragedia simile”, ha dichiarato il primo cittadino.
Le telecamere e i testimoni: caccia ai complici di Calvaruso
Le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte stanno aiutando gli inquirenti a identificare i complici di Salvatore Calvaruso. In quel momento, tra piazza Duomo e le vie limitrofe, si trovavano oltre cento persone.
Le scene di panico sono state drammatiche: tavolini rovesciati, urla, bottiglie lanciate e gente in fuga. I soccorritori del 118 sono stati ostacolati dai parenti delle vittime, che cercavano disperatamente di salvare i propri cari.
I colpi sparati, come raccontato dai testimoni, sembravano fuochi d’artificio nel caos generale della notte.
Complimenti alle forze dell’ordine per la rapidità nelle indagini.
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