Dispiaciuta per la sconfitta del candidato presidente Fabrizio Micari, ma soddisfatta del risultato raccolto dal Pd in provincia e a Marsala. La segretaria comunale del Pd Antonella Milazzo attribuisce il risultato delle regionali a una serie di ragioni: “i tentennamenti iniziali, le infinite discussioni e divisioni, il poco tempo a disposizione per far conoscere un candidato sceso in campo con incolmabile ritardo”. “Ci saranno indubbiamente luoghi di discussione per affrontare questi nodi, chiarire responsabilità ed imboccare la strada che porti il PD siciliano fuori da questa pericolosa palude – sottolinea la Milazzo -. Così come ci dovremo interrogare sul dato di un astensionismo preoccupante che certifica sempre più la distanza dei cittadini dalla politica e a cui dobbiamo trovare il modo di porre rimedio. Oggi dobbiamo essere profondamente grati a Fabrizio Micari per aver accettato questa difficile sfida e averla affrontata con serietà e impegno, mettendoci la sua competenza e quella sua gentilezza che è diventata il tratto distintivo di una campagna elettorale serena, bellissimo contraltare a una campagna basata su urla, insulti e veleni”.
Antonella Milazzo evidenzia però che in questo scenario “vanno ancor più sottolineati ed apprezzati i risultati ottenuti dal Partito Democratico in provincia di Trapani”. In particolare, la segretaria comunale del Pd di Marsala sottolinea che il suo partito, “con il 20% dei consensi, incassa uno tra i migliori risultati regionali, grazie ad una lista forte e competitiva, a tutti i candidati e a tutte le democratiche e i democratici della provincia. Baldo Gucciardi, con 10.891 preferenze, è il candidato più votato della provincia e il PD è il secondo partito”. Soddisfazione viene espressa dalla Milazzo anche per il dato su Marsala, dove l’affluenza è rimasta praticamente sugli stessi livelli del 2012, mentre diverso è il dato elettorale raccolto dal Pd: “in quell’occasione i voti di lista furono 2.317 pari all’8,3 %, oggi sono stati 5.378, pari al 19% dei votanti, ponendo il PD al terzo posto delle liste più votate”. “Sono dati – conclude la segretaria – che non cancellano certo la sconfitta complessiva, ma che ci devono rendere grati verso chi si è speso, da candidato, da dirigente o da militante. Sono numeri che ci indicano la strada da seguire e ci consegnano la responsabilità di fare sempre di più per riavvicinare i cittadini alla politica, attraverso un dialogo che deve essere costante e non limitato al momento elettorale”.