Si è tenuta la prima udienza che vede imputato Mario Ferrara di 31 anni. L’uomo è accusato di evasione dagli arresti domiciliari. Il 26 aprile verso le sedici, mentre si trovava in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione in un contrada del versante sud di Marsala, un carabiniere fuori servizio credette di riconoscerlo mentre a bordo di una vettura transitava per il lungomare di Marsala. Il militare avvertii i colleghi della stazione di Petrosino che si recarono presso l’abitazione del soggetto. Secondo una ricostruzione fatta dalla pattuglia l’uomo stava rientrando in casa attraverso una finestra situata nel retro dell’abitazione. Il Ferrara fu arrestato con l’accusa di evasione dai domiciliari. Il 29 aprile successivo il Gip di Marsala Riccardo Alcamo, convalidò l’arresto senza l’applicazione di alcuna misura cautelare. “Il mio cliente – afferma l’avvocato difensore Leonardo Genna – sostiene che dietro l’abitazione di sua proprietà vi è un altro piccolo immobile che non è collegato alla casa da alcuna porta per questo per entrare in casa dal retro dove si trovava, era transitato da una finestra. Inoltre nelle vicinanze della casa non vi era lacuna vettura parcheggiata”. Il pm dell’epoca però si era appellato al tribunale della libertà chiedendo l’arresto del soggetto. Provvedimento che è stato respinto dal tribunale palermitano. Nella prima udienza la difesa ha ottenuto dal giudice monocratico Matteo Giacalone, la celebrazione del rito abbreviato. Rito che si celebrerà il 14 giugno prossimo durante il quale sono stati ammessi i testi a difesa dell’imputato e l’acquisizione della sentenza del tribunale della libertà.
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