Si terrà sabato 4 marzo a Palermo l’incontro dal tema “Essere donna è ancora una questione?” organizzato dall’Unione delle Superiore Maggiori d’Italia. L’iniziativa, si svolgerà in due momenti: dalle ore 10 alle 13 nella Sala Lavitrano del Palazzo Arcivescovile (via Matteo Bonello,1) e dalle ore 14 alle 16.30 presso la Libreria Paoline, Sala Alberione.
Sulla donna sono state dette, negli anni, tante parole, a volte nuove, alcune addirittura rivoluzionarie. Porsi l’interrogativo sulla donna come problematica non è superfluo o ovvio. Il Convegno è organizzato dall’USMI SICILIA, suore, religiose che dall’avamposto in cui si trovano, vogliono approfondire, riflettere sulla “questione Femminile” ancora aperta e riflettere insieme ai laici e laiche.
“La storia della donne per arrivare al riconoscimento della propria dignità non è terminata. Nella stessa Chiesa, tale riconoscimento non è scontato – si legge in una nota dell’Usmi Sicilia – Non basta avere documenti splendidi che parlino di “genio femminile”, di “ruoli”, di diaconato, è urgente che gli stessi uomini, di chiesa e non, facciano loro stessi un cammino interiore di cosa significhi essere uomini e acquisiscano una consapevolezza che li liberi dagli stereotipi. E possano scoprire che la società, la chiesa consideri la donna davvero con pari dignità e reciprocità. Le donne hanno lottato, la storia ne è testimone, non per essere di più, o migliori ma per essere riconosciute semplicemente nella loro dignità”.
Daranno il loro contributo di riflessione: Adriana Valerio, storica e teologa dell’Università Federico II di Napoli, “che sottolineerà – prosegue la nota – come una diversa prospettiva che parta dalle donne è in grado di mutare la vita della chiesa, offrire una diversa considerazione dei rapporti di genere nonché una diversa immagine di Dio. Giovan Battista Tona, magistrato di Caltanissetta, tratterà: Diritti, tutela, quote, pari opportunità. La valorizzazione del genere femminile si vuole realizzare attraverso regole che dovrebbero consentire alle donne di avere il giusto spazio e i dovuti riconoscimenti. Ma nel frattempo la legge sta perdendo sempre di più la sua capacità di orientare i comportamenti e permeare il quotidiano. E le regole in favore delle donne mostrano troppo spesso solo il volto burocratico delle procedure. Il rispetto della donna ha come presupposto il rispetto della persona. Presupposto che, a furia di darlo per scontato, rischiamo di dimenticare. Non basta più contrastare il mito della superiorità dell’uomo sulla donna. Serve una nuova architettura degli spazi nella relazione tra uomo e donna, che si costruisce soprattutto riflettendo sulle rispettive differenti debolezze. Stella Bertuglia, docente di scienze, della commissione Pari Opportunità e membro della dell’antitratta, considererà: La relazione uomo-donna in eterno conflitto. Affronterà la questione sulla condizione della donna nei paesi poveri del mondo e nel contempo l’identica tematica nei paesi industrializzati che sembrano rispettare la donna ma dove in realtà la donna sente sempre più il peso di una solitudine prepotente, lo svantaggio economico che non è mai pari a quello maschile, la violenza che spesso è costretta a subire o per cultura o per un sentimento di superiorità maschile. L’impegno comune dunque per una radicale trasformazione culturale, che faccia capire agli uomini, ma anche alle donne, che la donna è una persona appartenente al genere umano e, quindi, con gli stessi diritti umani, con la stessa dignità e con il medesimo dovuto rispetto. Fernanda Di Monte, religiosa delle Figlie di San Paolo e Giornalista professionista, introdurrà e coordinerà il Convegno”.
Il Convegno si svolgerà con gli stessi contenuti e relatori anche a Catania domenica 5 marzo (ore 10\13 relazioni e dibattito, presso suore Domenicane del Cuore di Gesù, via San Nullo, n.46 Ore 14\16.30 Proiezione film e conclusioni).