Nella notte tra il 10 e l’11 agosto, il personale della motovedetta CP2202 della Capitaneria di Porto di Trapani ha intercettato un peschereccio a strascico che effettuava attività di pesca nella zona D dell’Area marina protetta “Isole Egadi” senza la prescritta autorizzazione. La motobarca è stata sorpresa intenta nella pesca a strascico a cinque miglia a ovest dell’isola di Levanzo. La Capitaneria ha elevato sanzioni amministrative per un ammontare di 4.000 euro, mentre il responsabile è stato deferito alla competente autorità giudiziaria e gli attrezzi da pesca utilizzati per commettere il reato in questione sono stati sottoposti a sequestro.
L’attività di controllo rientra nei compiti di sorveglianza dell’Area marina protetta assegnati per legge alla Capitaneria di Porto, anche per effetto delle direttive e dei fondi a tal proposito erogati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e giungono all’indomani di un appello all’intensificazione dei controlli partito proprio dai vertici dell’AMP.
Vivo apprezzamento per l’operato della Capitaneria è stato espresso dal Sindaco del Comune di Favignana e Presidente dell’AMP, Giuseppe Pagoto, che ha definito l’intervento “tempestivo ed efficace”. “Ora – aggiunge il primo cittadino egadino – ci auguriamo che i controlli proseguano con la stessa intensità, di notte ma anche di giorno”.
“Il peschereccio in questione – spiega il direttore dell’AMP, Stefano Donati, nel ringraziare la Capitaneria – è una barca trapanese di lunghezza inferiore ai 15 metri, che nel 2016 non ha inoltrato all’AMP richiesta di autorizzazione, per sottrarsi all’obbligo di dotarsi dell’AIS, il sistema automatico di identificazione, che nell’AMP è obbligatorio dal 2015. Ora speriamo che queste barche a strascico di piccole dimensioni si mettano in regola: l’AMP non vuole impedirgli di pescare, vuole solo poterle controllare”.