Litiga con il vicino e lo minaccia con una pistola: un arresto ad Alcamo

redazione

Litiga con il vicino e lo minaccia con una pistola: un arresto ad Alcamo

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sabato 23 Luglio 2016 - 09:53

Un alcamese è stato tratto in arresto nel pomeriggio di ieri dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alcamo in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Trapani su richiesta del Procuratore Aggiunto della Repubblica Ambrogio Cartosio.
Mariano Abitabile, titolare di una nota concessionaria, è stato ritenuto responsabile di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.
Il tutto scaturisce da un litigio avvenuto qualche mese fa con il titolare di un vicino esercizio commerciale, per una banale questione di parcheggi.
Una mattinata dello scorso inverno, il vicino infastidito si era recato a protestare per l’ennesima volta da Abitabile che in tutta risposta con l’ausilio di un proprio dipendente ha aggredito fisicamente il malcapitato colpendolo con una mazza da baseball e minacciandolo con una pistola.
Avuta notizia dell’aggressione, i carabinieri della locale Compagnia immediatamente hanno effettuato delle perquisizioni che hanno consentito di rinvenire, occultata all’interno di un’autovettura dell’aggressore, la mazza incriminata. Nessuna traccia dell’arma che tuttavia è stata chiaramente ripresa dall’impianto di videosorveglianza installato all’interno stesso della concessionaria, filmati che sono stati acquisiti e sottoposti a sequestro da parte dei militari dell’Arma.
A partire da questo episodio sono scattate dunque ulteriori ed approfondite indagini, che nel corso delle settimane successive hanno consentito di scoprire che l’uomo dopo l’evento delittuoso si era liberato dell’arma, una pistola automatica, facendola sparire con l’aiuto di un suo collaboratore.
La Procura della Repubblica di Trapani condividendo pienamente il pesante quadro accusatorio raccolto dai carabinieri nei confronti dell’indagato ha emesso quindi la misura cautelare nei suoi confronti. Il provvedimento è stato dunque eseguito e l’uomo arrestato e condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari con l’apposizione del braccialetto elettronico.

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