Venerdì 22 Aprile, nell’incontro che si è tenuto alla Cia di Petrosino, gli agricoltori presenti hanno espresso la loro rabbia, per l’aumento del canone di irrigazione che è passato da 21 euro per ettaro d a 94 euro circa. Un aumento che vine stimato in circa il 400 per cento. “Una misura insopportabile, illogica e inopportuna – afferma una nota della Cia di Petrosino guidata da Enzo Maggio -, se si considera che la nostra agricoltura e non solo la viticoltura, vive grossi problemi, con evidenti difficoltà a portare avanti le aziende e le coltivazioni. Gli aumenti consistenti dei costi di produzione a fronte di ricavi notevolmente peggiorati, sono motivi di malessere di ogni produttore. Non è pensabile pagare questo aumento del canone cosi cospicuo”. I rappresentanti degli agricoltori chiedono che la politica si faccia carico e trovi risorse in altri settori più redditizi. “La politica – continua il documento – si deve interrogare sul perché un agricoltore abbandona la propria terrà” . All’assemblea partecipata da oltre cento agricoltori hanno preso parte il sindaco Gaspare Giacalone e l’assessore all’agricoltura del comune di Petrosino oltre a diversi Presidenti di cantine. Un invito a sostenere le istanze della categoria è stato rivolto alla “deputazione” affinché si possano “… trovare delle soluzioni adeguate e soprattutto non far pagare queste somme esose che darebbero un ulteriore grande mazzata all’intero comparto”.
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