Due giorni di sedute quasi inutili del Massimo Consesso Civico di Marsala, non hanno partorito neanche un atto deliberativo. Inevitabilmente le polemiche e i malumori di natura politica si riversano nella discussione del Consiglio Comunale non appena il presidente Sturiano dà il via ai lavori. Procediamo con ordine. La prima delle due sedute previste si è tenuta lo scorso mercoledì. La riunione si è aperta con un articolato intervento del presidente Sturiano che ha risposto, con tanto di documento scritto, alla polemica innescata gli scorsi giorni da una intervento dei consiglieri comunali di Marsala al Centro, Michele Accardi e Giuseppe Fazzino. I Consiglieri in un documento tra le altre cose rimproveravano il presidente del Consiglio di essere un “perfetto doppiogiochista” che ambiva a “fare cassa” a danno dell’assessore Eleonora Lo Curto. “Ho sempre difeso, da super partes l’istituzione che presiedo – ha replicato Sturiano -. Durante i lavori d’aula infatti, l’assessore Lo Curto, per cercare di difendere l’assenza degli amministratori e dei dirigenti, ha evidenziato che gli stessi non hanno tempo da perdere in chiacchiere”. Poi Sturiano in risposta alle polemiche, ha replicato che i lavori del Massimo Consesso Civico procedono in modo normale e a volte spedito “…tanto è vero che gli atti esaminati dall’Aula sono di gran lunga superiori a quelli prodotti quando a dirigere il Consiglio comunale era Eleonora Lo Curto”. Tra gli altri argomenti “caldi” anche la posizione dell’assessore Patrizia Montalto, della quale qualche consigliere è arrivato a chiedere le dimissioni in seguito ad un presunto annullamento di gran parte dell’estate marsalese. Poi nel dibattito anche la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il dipendente comunale, Giacomo Maltese, in servizio proprio presso l’assessorato diretto dalla Montalto. Poi solito numero legale che viene meno e rinvio dei lavori a giovedì sera. Altro giro e altra polemica. Il punto più importante di questa tornata consiliare era quello relativo all’acquisto di alcuni autobus. A relazionare dovevano essere il vice sindaco, Antonio Vinci, e il dirigente del settore, Francesco Patti. Quest’ultimo giungeva con alcuni minuti di ritardo. “Intanto posso iniziare io a relazionare” – affermava Antonio Vinci. Polemiche a mai finire con l’opposizione tanto che quando arrivava il dirigente, il vice sindaco si rifiutava d’intervenire, innescando un’ ulteriore diatriba. Poi lo stesso Vinci chiedeva scusa all’Aula. Ma la polemica era già innescata. Volavano parole grosse anche tra i consiglieri. In particolare tra Enzo Russo (ex Pd) e Michele Gandolfo capogruppo del PSI. Proprio l’esponente socialista era il primo firmatari di un atto ci censura all’indirizzo del vice sindaco, reo secondo Gandolfo e altri 10 firmatari dell’atto di “atteggiamento antidemocratico e prevaricatore”. Gli stessi chiedevano di votare la censura subito, ma l’aula consigliare bocciava, con l’astensione decisiva del gruppo di maggioranza relativa “Insieme per Marsala”, la richiesta. Seduta poi rinviata a mercoledì della prossima settimana
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