Stava per partire per Charleroi dall’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi, quando, al termine di un controllo, un 63enne di nazionalità italiana è stato arrestato. Una vicenda per certi versi insolita, almeno da queste parti, di cui si è reso protagonista Francesco Guida, destinatario di un provvedimento della “misura di sicurezza della Casa di Lavoro” per un anno, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo e fin qui mai eseguito, nonostante le disposizione della Procura. Si tratta di provvedimento previsto dal codice penale e che può essere disposta da un giudice nei confronti di soggetti che hanno già espiato una pena detentiva e rispetto ai quali si ravvisi una condizione di pericolosità sociale che si ritiene possa essere superata proprio attraverso il lavoro, considerato uno strumento di rieducazione e reinserimento sociale del reo.
Per quanto riguarda la vicenda di Guida, la misura pendente risale al 2003, ma lo stesso si era reso irreperibile dal 1982. L’uomo, che stava per salire sul volo FR 8631 di Ryanair, è stato tratto in arresto dal personale operante ed associato presso la locale casa circondariale e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
Il controllo da cui è scaturito l’arresto rientra nell’ambito delle attività di vigilanza condotte quotidianamente dagli operatori di polizia di frontiera nei confronti dei passeggeri in transito dallo scalo aereo di Birgi.