Chi se lo era preso?

Gaspare De Blasi

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Chi se lo era preso?

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martedì 26 Gennaio 2016 - 06:40

Apprendiamo dai siti che riportano la notizia (pochi per la verità, ma molto prestigiosi), che l’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura , avrebbe fatto un “cazziatone” all’Italia perché in alcuni casi, in barba a norme di tutela storico-ambientale, alcuni sindaci avrebbero messo in opera alcune iniziative che cozzano non solo con le regole, ma anche con il buon senso. Non ci credereste, l’Unesco ha scritto anche al sindaco di Firenze Dario Nardella. Gli viene chiesto di dare spiegazioni sulla vendita di edifici monumentali pubblici e sulla loro trasformazione in appartamenti; sul progetto di parcheggi sotterranei nel centro storico; sulla prevista linea tramviaria sotto il Duomo; e infine sul passaggio del tunnel dell’alta velocità che minaccia la fortezza cinquecentesca e l’arco dei Lorena. Hai capito che vuole fare il successore di Matteo Renzi? E noi, ingenui, che lo credevamo impegnato a limitare l’apertura di nuovi centri per la vendita di Kebab e di piccoli supermercati. Sia detto tra parentesi che folgorata dalla modestia della proposta, la senatrice Rosa Maria Di Giorgi (già assessore di Renzi) annuncia di voler estendere la norma a tutti i centri storici d’Italia. La situazione è tragicomica. La città di Firenze sembra essere usata per far cassa. Il centro del capoluogo toscano è in piena svendita. Centinaia di migliaia di metri quadri di edifici monumentali, pubblici e privati, messi all’incanto e promossi dal sindaco nelle fiere internazionali della speculazione immobiliare. Sulla loro vendita lucrano società frequentate da esponenti del cosiddetto giglio magico. Parcheggi interrati caparbiamente sostenuti dalla giunta, “valorizzano” le trasformazioni in residence a cinque stelle di grandi complessi immobiliari. I residenti abbandonano la città storica, gli appartamenti trasformati in B&B o affittati agli studenti (americani, gli studenti nostrani sono stati buttati anch’essi in periferia, a seguito di antichi decentramenti). “Non hanno capito che in questo modo restituiremo Firenze ai cittadini”, ha detto intervenendo in Aula consigliare Dario Nardella. Sindaco, può darsi che lei abbia ragione, ma per carità ci dica chi gliela aveva sottratta ai fiorentini. Prima di lei il sindaco era Matteo Renzi

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