E’ bufera all’Asp di Palermo dove il direttore generale, Antonino Candela, ha deciso di revocare l’incarico di direttore sanitario a Giuseppe Noto, che occupa la poltrona dal luglio 2014. La decisione è stata assunta in quanto “è venuto meno il rapporto fiduciario in ordine a gravi emergenze non in precedenza conosciute dal direttore generale e sulle quali non si può ovviamente riferire per non violare la segretezza di indagini in corso”. Questo il comunicato dell’Asp palermitana. In realtà il direttore sanitario sembra che non avesse i titoli per ricoprire quel ruolo. Così, dopo che sempre meno gente si cura adeguatamente per mancanza di denaro, dopo che le lamentele sulla qualità della sanità pubblica ormai si sprecano, apprendiamo che un manager (super come si usa dire?) occupava il posto senza avere il titolo per farlo. Ci vengono in mente le tante, tantissime e-mail di protesta che ci giungono in redazione a proposito di presunti casi di malasanità. Molte sono piccole segnalazioni, magari esagerate. Ma che penserà adesso chi si è costretto a Palermo come altrove, ad attendere mesi per un indagine diagnostica? Oppure, assessore alla Sanità Baldo Gucciardi lei che è originario di questa provincia, che dirà a chi attende ore ed ore ad un pronto soccorso? Che penseranno, ripetiamo, i siciliani ad apprendere che un dirigente, pagato con i nostri soldi, non poteva occupare quel posto? E quanti ce ne sono ancora con “vulnus” simili, se non più gravi?. Aspettiamo di conoscere chi ha nominato il “senza titolo”. Ditecelo e diteci se sta pagando pure lui. Lo dovete non solo ai cittadini/pazienti, ma anche ai tanti, medici paramedici, inservienti che lavorano nella sanità pubblica con perizia impegno. Loro sì che hanno titolo…
Sport