Prestigioso risultato internazionale per gli atleti mazaresi dell’ASD Paralimpica “Mimì Rodolico”, protagonisti ai Campionati del Mondo di Tennistavolo Virtus 2024, svoltisi al Cairo dall’1 all’8 novembre. Anna Abate, Jessica Ingrao e Francesco Asaro tornano in Sicilia con un argento e tre bronzi, contribuendo in modo decisivo al bottino complessivo dell’Italia, che chiude la rassegna con cinque medaglie. L’argento è arrivato dalla squadra maschile II2 (Ghirlandi, Cipriani, Baraldo e Asaro). I bronzi hanno invece premiato il doppio maschile II2 (Ghirlandi–Asaro), il doppio femminile II2 (Abate–Ingrao) e la squadra femminile II2 (Abate–Ingrao). Un esito che conferma la crescita del movimento paralimpico italiano e il ruolo centrale della scuola mazzarese. A raccontare l’esperienza è il presidente della società, Gaspare Majelli, che sottolinea le difficoltà iniziali: “Era la prima partecipazione ai Mondiali Virtus, che hanno un peso fondamentale nel percorso verso le Paralimpiadi. Partivamo da punteggio zero e abbiamo affrontato subito Cina, Francia e Russia. Non era facile, ma i ragazzi hanno saputo reagire e conquistare risultati prestigiosi”.
Majelli evidenzia la prova di Francesco Asaro, definito “elemento trainante” del gruppo maschile per capacità agonistica e continuità di rendimento. Sul fronte istituzionale, il presidente non nasconde un rammarico: “A Mazara non abbiamo ricevuto alcun riconoscimento ufficiale. Nessuna chiamata, nessun messaggio. A Marsala invece il sindaco Grillo ci ha accolto per complimentarsi e discutere possibili progetti per l’inclusione sportiva dei ragazzi con disabilità”. In prospettiva, la società guarda a possibili collaborazioni con la Federazione e all’utilizzo di Villa Damiani per raduni tecnici e attività inclusive. Majelli ribadisce il valore sociale del lavoro portato avanti dalla “Mimì Rodolico”: “Non siamo nati per creare campioni, ma per dare ai ragazzi opportunità di crescita, autonomia e relazioni. Portarli all’estero senza le famiglie è già una conquista enorme. Le medaglie sono un valore aggiunto”. Un risultato, quello del Cairo, che non solo porta Mazara del Vallo e il tennistavolo paralimpico siciliano sul podio mondiale, ma conferma come lo sport paralimpico possa diventare un motore di sviluppo sociale oltre che agonistico.