Oltre 2.000 firme per salvare la Trapani Shark: gli ultras chiedono al Comune di annullare la revoca

redazione

Oltre 2.000 firme per salvare la Trapani Shark: gli ultras chiedono al Comune di annullare la revoca

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martedì 18 Novembre 2025 - 17:02

Oltre duemila cittadini hanno già aderito alla petizione “Uniti per il futuro della Trapani Shark” su Change.Org, un’iniziativa che nelle ultime ore ha raccolto un consenso ampio, spontaneo e trasversale. Un segnale forte che, secondo l’Associazione Trapanesi Granata… dimostra in modo inequivocabile che la città vuole un accordo, non uno scontro“. Alla luce della crescente mobilitazione, lo zoccolo duro della tifoseria granata ha annunciato di aver inviato alle parti coinvolte una richiesta formale affinché si arrivi finalmente a una soluzione condivisa e stabile: “È un passo necessario – spiegano – per garantire continuità sportiva, tutela degli investimenti e rispetto del patrimonio che la nostra squadra rappresenta per Trapani. Non chiediamo miracoli: chiediamo responsabilità, dialogo e volontà di costruire”.

“Basta polemiche, servono soluzioni concrete”

Negli ultimi giorni il confronto attorno al futuro della Trapani Shark si è trasformato in una sequenza di dichiarazioni incrociate e provocazioni che, secondo l’Associazione, rischiano di allontanare l’obiettivo principale: salvaguardare la squadra e il patrimonio sportivo della città. “È arrivato il momento di mettere da parte le polemiche – affermano – e concentrarsi sulla sostanza. Servono soluzioni concrete e una piena assunzione di responsabilità da parte di tutti, per il bene del basket trapanese”.

Una proposta tecnica per uscire dallo stallo

Facendo seguito a quanto comunicato il 5 novembre 2025, l’Associazione Trapanesi Granata ha annunciato la volontà di avviare una prima azione concreta. Non solo piazze e cortei, ma anche competenze, studio e progettualità. “Stiamo lavorando, insieme a giuristi ed esperti – dichiarano – a una proposta tecnica da sottoporre alle Parti. Una proposta che tenga conto della situazione attuale e dei principi di collaborazione e buon senso”. La recente disponibilità manifestata dalle Parti, sebbene non ancora formalizzata, viene letta come un segnale incoraggiante. Nel frattempo l’Associazione invita la cittadinanza a sostenere la petizione: “Più saremo, più la nostra voce sarà forte”.

I punti essenziali della proposta

La bozza, che sarà presentata ufficialmente alle parti, ovvero l’Amministrazione Tranchida e il Presidente Valerio Antonini, si fonda su una serie di passaggi ritenuti necessari a ristabilire ordine, equilibrio e trasparenza:

  • sospensione o annullamento dell’iter di revoca della Convenzione da parte del Comune;
  • apertura di un tavolo tecnico in cui la Trapani Shark possa dimostrare l’adempimento degli obblighi previsti;
  • traslazione della Convenzione, nel rispetto dei principi di continuità e transitorietà, su un nuovo soggetto giuridico idoneo – come Trapani for Future SSD a r.l. (TFF) – riconducibile alla compagine di Sportinvest srl;
  • concessione all’ASD Trapani Shark dell’utilizzo dell’impianto da parte di TFF;
  • presentazione delle fatture e delle eventuali quietanze relative ai lavori eseguiti da parte di Trapani Shark srl o TFF, in attesa che il tavolo tecnico definisca in modo condiviso i corrispettivi;
  • definizione di tempi certi per il ristoro delle somme anticipate dal conduttore.

Secondo gli ultras, questa soluzione rappresenta una “via di equilibrio e responsabilità”, in particolare “… il Comune continuerebbe a relazionarsi con una società senza scopo di lucro, garantendo la regolarità amministrativa, mentre la Trapani Shark vedrebbe finalmente riconosciuti gli investimenti significativi fatti per far crescere il movimento cestistico trapanese”. Infine un appello chiaro ai protagonisti della vicenda:
Ci aspettiamo che tutte le parti coinvolte dimostrino con i fatti la volontà di tutelare la squadra e la città. Chi sostiene i colori granata deve farlo con responsabilità e coerenza. Diversamente, saranno i cittadini e la tifoseria a trarre le dovute conclusioni su chi non avrà voluto difendere la maglia che amiamo”.

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