La questione degli stalli riservati ai disabili continua a essere uno degli argomenti più caldi dell’estate a Mazara del Vallo, alimentando dibattiti, critiche e prese di posizione. Dopo settimane di discussioni e proteste da parte dei cittadini, la Giunta comunale ha approvato la deliberazione n. 138 del 4 settembre 2025, con cui ha fornito al Comandante della Polizia Municipale Vincenzo Menfi indirizzi chiari per la predisposizione di una proposta di regolamentazione complessiva della materia. Il provvedimento giunge a valle della contestata ordinanza con cui, nelle scorse settimane, l’Amministrazione aveva disposto la conversione degli stalli personalizzati in stalli generici, in attesa di una rimodulazione. Una scelta che aveva scatenato malumori e accese polemiche tra cittadini e associazioni, con accuse di scarsa attenzione verso le esigenze delle persone con disabilità. Da Palazzo dei Carmelitani, però, la linea è sempre stata ribadita con fermezza: l’obiettivo non è penalizzare nessuno, ma riportare il sistema a criteri di “equità, regolarità e trasparenza”.
Regole dove regole non c’erano
Nella delibera viene richiamato l’articolo 381 del Regolamento di esecuzione e attuazione del Codice della Strada, che stabilisce come gli stalli personalizzati siano da considerarsi eccezioni, concedibili solo in condizioni particolarmente stringenti. Negli anni, tuttavia, a Mazara si sarebbe registrata una crescita “eccessiva e spesso irregolare” di tali concessioni, con casi limite in alcune vie centrali: sette stalli personalizzati, a fronte di un solo posto generico e sei liberi. Una sproporzione che ha inciso sulla mobilità urbana e sulla parità di trattamento tra cittadini disabili. Per questo la Giunta ha deciso di imprimere una svolta. Tra i punti cardine del nuovo indirizzo, figura la concessione di stalli personalizzati soltanto nei casi di invalidità gravissima con sostanziale impossibilità di deambulazione, accertata dall’Ufficio Medico Legale dell’Asp. Inoltre, tali stalli potranno essere autorizzati esclusivamente in zone ad alta densità di traffico, che dovranno essere individuate tramite apposita mappatura tecnica. Altri criteri introdotti riguardano la fissazione di una percentuale massima di stalli personalizzati per singola strada e una distanza minima tra due concessioni, così da evitare concentrazioni squilibrate.
Nuovi stalli generici
È prevista anche una revisione generale delle situazioni esistenti, con la conferma delle sole autorizzazioni conformi alla legge: eventuali revoche, assicura la delibera, saranno comunque precedute da un regolare avvio di procedimento. Contestualmente, si punta alla razionalizzazione e, se necessario, all’incremento del numero complessivo di stalli generici, distribuiti in maniera proporzionata alle esigenze delle diverse aree cittadine. “Il nuovo regolamento che sarà proposto dal Comando di Pm sulla base delle indicazioni della Giunta – assicura l’assessore alla Polizia Municipale Rino Giacalone – ha l’obiettivo di riportare la disciplina ad un quadro di regolarità, equità e trasparenza anche per prevenire ogni forma di privilegio ingiustificato ed abuso, introducendo un meccanismo di bilanciamento tre le varie esigenze di stalli personali per disabili invalidi gravissimi, di stalli generici per disabili e di stalli liberi in modo proporzionato alle esigenze della città”. Il dibattito, intanto, non accenna a spegnersi.
Chi è favorevole e chi è contrario
Qualcuno teme che le nuove regole possano rendere più complicata la vita quotidiana di chi già affronta condizioni di forte disagio. Ma non manca chi saluta con favore il giro di vite, sottolineando come l’abuso di concessioni personalizzate abbia finito per generare disparità tra disabili stessi e ostacoli alla fruizione collettiva del suolo pubblico. Quel che è certo è che la questione stalli si conferma uno dei temi più caldi per la comunità mazarese, simbolo di un difficile equilibrio tra diritti individuali e interesse generale. La parola passa adesso al Comando della Polizia Municipale, chiamato a tradurre gli indirizzi politici in un regolamento, che dovrà poi tornare sul tavolo della Giunta per l’approvazione definitiva.