Antonini sfida Tranchida che contrattacca. Tensione col ministro Crosetto. Cosa accade a Trapani?

Carmela Barbara

Antonini sfida Tranchida che contrattacca. Tensione col ministro Crosetto. Cosa accade a Trapani?

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mercoledì 09 Luglio 2025 - 07:06

A Trapani città soffia un vento di burrasca, e non si tratta solo del maestrale che sferza le coste siciliane: è un vero ciclone politico-mediatico quello che si è abbattuto sul capoluogo, una contesa senza esclusione di colpi tra l’imprenditore romano Valerio Antonini e il sindaco Giacomo Tranchida. Due vecchi amici, anche se per poco, che ora si ritrovano dalla parte opposta della barricata. Da una Antonini, ormai trapanese d’adozione, che ha deciso di scendere ufficialmente in campo con un suo movimento politico, Futuro – Il nuovo Rinascimento. Dall’altra Tranchida, che si prepara al contrattacco dopo giorni di accuse, post al vetriolo e dichiarazioni pubbliche che hanno infiammato il dibattito cittadino. Il nuovo affondo arriva via social. In un post pubblicato su X, Antonini ha annunciato l’intenzione di convocare una manifestazione di protesta contro l’attuale amministrazione. Un evento che, salvo cambiamenti, dovrebbe svolgersi tra la fine di settembre e la metà di ottobre, in un luogo simbolico del territorio.

Tra Antonini e Tranchida, spunta il Ministro Crosetto

La città che vuole il cambiamento potrà scendere in piazza a manifestare pacificamente il proprio pensiero contro questo operato scandaloso che sta distruggendo quanto di bello era stato costruito, anche nello sport trapanese”, ha scritto Antonini, rilanciando la sua narrativa del “fare” contro l’immobilismo del Palazzo. “Saremo una marea di Trapanesi del Fare e del Far Fare”. Un messaggio chiaro, che suona come un appello alla mobilitazione popolare e insieme come un ultimatum. E proprio in quel post, Antonini anticipa anche un’azione legale: dopo la querela annunciata dal ministro della Difesa Guido Crosetto, anche lui passerà al contrattacco per vie giudiziarie. La miccia era esplosa solo pochi giorni prima, con un’intervista rilasciata dal sindaco Tranchida alla testata Trapani Oggi, nella quale aveva evocato un presunto intervento del ministro Crosetto in favore dell’imprenditore romano. “È andato a Roma, dal suo amico ministro Crosetto, che gli ha dato carta bianca e me l’ha portata”, ha affermato Tranchida, riferendosi al via libera su un progetto di riqualificazione dell’ex aeroporto di Milo. Parole che non sono passate inosservate a Roma: il ministro ha annunciato querela. Un’iniziativa legale alla quale, a stretto giro, seguirà quella di Antonini, deciso anche lui a procede con un’azione giudiziaria a tutela della propria onorabilità.

Ma il cuore dello scontro resta a Trapani, dove l’ultima mossa di Antonini, la nascita del suo movimento Futuro – Il nuovo Rinascimento, ha cambiato gli equilibri del gioco politico. Il D-Day è stato il 4 luglio, in una conferenza stampa fiume al Palashark, dove Antonini ha indossato i panni del leader politico, tenendo accanto a sé un cappellino granata con la scritta “Make Trapani Great Again”, simbolo del suo progetto di rinascita. Cappellino che sarà disponibile in 10.000 esemplari, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza alle strutture sanitarie locali. “In due anni abbiamo investito 18 milioni e mezzo in questo territorio. Andare via ora sarebbe una sconfitta, e io sono un vincente”, ha dichiarato, ripercorrendo i suoi principali interventi: dal salvataggio della squadra di basket e di calcio, all’acquisto di Telesud, passando per l’ambizioso progetto della cittadella dello sport. “I problemi non ci sono mai arrivati dall’esterno, ma sempre dall’interno di questa città. Per questo voglio ripartire da qui, con un movimento che punti su competenze, concretezza e tempi certi”, ha detto. Il programma elettorale, già in fase di elaborazione, conterà 28 punti chiave e sarà presentato a settembre. Nessun libro dei sogni, ha promesso, ma azioni realizzabili e misurabili. A chi gli ha chiesto se stia pensando a una candidatura a sindaco, ha risposto con decisione: “No, non è il mio ruolo. Ma costruiremo il profilo giusto per questa città. Ora, però, nessuno può più dire che non c’è alternativa. Se volete cambiare le cose, questo è il momento giusto”.

Tranchida annuncia le prime mosse d’attacco

Dal fronte opposto, il sindaco Tranchida non è rimasto in silenzio. Dopo la conferenza stampa di Antonini, ha annunciato due contromosse: due conferenze stampa consecutive. La prima, giovedì mattina, nella sala Sodano di Palazzo D’Alì, sarà dedicata alla convenzione con la Trapani Shark. La seconda, venerdì, nella sede del movimento Trapani-Erice che Vogliamo, affronterà invece il nodo politico, con un’analisi punto per punto delle dichiarazioni dell’imprenditore romano. L’atmosfera, insomma, è quella di una resa dei conti. Da una parte un imprenditore ambizioso, innamorato della città e deciso a cambiarla, che rivendica il diritto di investire e incidere sulla vita pubblica. Dall’altra un’amministrazione che si sente sotto assedio, decisa a difendere le sue scelte e a smascherare, così promette, il “bluff” antoniniano. In mezzo, una città divisa, spaesata, spettatrice di un duello che ha il sapore dell’epica politica e insieme del teatro popolare. Una Trapani che, ora curiosa ora indifferente, assiste a una contesa che pare solo all’inizio. La fine, per ora, resta tutta da scrivere.

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