Processo a don Vito Caradonna, depone don Enzo Amato: “Prestai denaro ma me lo restituì”

redazione

Processo a don Vito Caradonna, depone don Enzo Amato: “Prestai denaro ma me lo restituì”

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martedì 22 Settembre 2015 - 17:13

Il sacerdote ex parroco di San Leonardo è accusato di circonvenzione di incapace

La testimonianza di don Enzo Amato è stata al centro dell’ultima udienza del processo che vede don Vito Caradonna imputato per circonvenzione di incapace. I fatti risalgono al gennaio del 2011 e il processo è scaturito da un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Nicola Scalabrini ed effettuata dalla sezione di pg della Guardia di Finanza. In pratica all’epoca don Vito ricevette in prestito 70mila euro da un suo parrocchiano, Matteo Di Girolamo, ma poi il denaro fu restituito. Da subito il prete aveva dato a garanzia degli assegni che però non sono stati saldati in quanto in banca non c’era denaro. “Tuttavia – ha precisato l’avvocato Stefano Pellegrino che difende don Vito insieme al legale Luigi Pipitone – il fatto stesso di aver rilasciato degli assegni dimostra l’intenzione da parte del mio assistito di voler saldare il debito e di non voler approfittare della fiducia del suo parrocchiano”.Il denaro è stato restituito al signor Di Girolamo a settembre dello stesso anno. Nell’ultima udienza ha deposto padre Enzo Amato, già convocato come teste prima della pausa estiva, ma non intervenuto in aula in quanto quello stesso giorno dovette celebrare un funerale, essendo allora parroco della parrocchia della Madonna delle Grazie al Puleo. Il sacerdote (che a breve partirà per una nuova missione in Ecuador) ha riferito, innanzi al giudice monocratico Matteo Giacalone, “Don Vito (all’epoca parroco di San Leonardo n.d.r.e attualmente sospeso a divinis) mi chiese un prestito di 45mila euro per la sua parrocchia. Io gli concessi il prestito, con bonifico dal conto della mia parrocchia a quello della sua, dopo averlo comunicato al vescovo (Domenico Mogavero ndr). Dopo circa un mese, mi restituì il denaro”. Nella prossima udienza che si terrà il 14 ottobre è attesa la testimonianza dell’arciprete don Giuseppe Ponte e di Gaspare Marino, rappresentante legale della ditta Autoservizi Salemi.

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