Assostampa: “A Castelvetrano portavoce che fa l’ufficio stampa, a Trapani non c’è un addetto”

redazione

Assostampa: “A Castelvetrano portavoce che fa l’ufficio stampa, a Trapani non c’è un addetto”

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martedì 28 Gennaio 2025 - 16:15

Assostampa Trapani, nel giro di una settimana interviene a difesa della categoria e contro alcune situazioni che sono avvenute in seno all’Amministrazione comunale di Castelvetrano e al Consiglio comunale di Trapani. Con una determinazione sindacale (la N. 8 del 20 gennaio 2025) il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini nomina come suo portavoce (ex art. 7 Legge 150/2000), Antonino Centonze. Nella delibera si prevedono le seguenti attività: “collaborare il Sindaco ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione; gestire i rapporti con la stampa locale ed organizzare conferenze stampa; gestire la comunicazione in caso di crisi o di particolari emergenze”.
Come però denuncia il segretario provinciale di Assostampa Trapani, “… Centonze opera con mail istituzionale, svolgendo attività proprie dell’ufficio stampa, di cui all’art. 9 della Legge 150/2000, predisponendo e inviando comunicati stampa, e convocando conferenze stampa“. Invece, come ribadito nella direttiva dell’Assessorato regionale alla Funzione Pubblica e Autonomie Locali, la circolare n.22 del 19 maggio 2022, questi ha “funzione di presidio della comunicazione politica del vertice dell’Amministrazione”.

Il Portavoce “… cui la norma non richiede l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, non può pertanto, in alcun caso, svolgere le funzioni previste dalla legge per l’ufficio stampa”. Secondo quanto si evince, Centonze non è iscritto all’Ordine dei giornalisti e quindi non può svolgere attività giornalistica. Infatti, ai sensi dell’articolo 45 della legge n.69/1963, “… nessuno può assumere il titolo né esercitare la professione di giornalista, se non è iscritto all’Ordine dei giornalisti. La violazione della disposizione è punita a norma degli articoli 348 e 498 del codice penale, ove il fatto non costituisca un reato più grave”. Per di più la legge regionale del 2021 dice che il portavoce deve essere affidato con incarico di esperto. Da qui la segreteria provinciale del sindacato unitario dei giornalisti, chiede al sindaco Giovanni Lentini di ritirare immediatamente il provvedimento in autotutela.

Spostandoci a Trapani, la musica cambia, ma Assostampa ‘bacchetta’ il Consiglio comunale: “Che qualche consigliere comunale si accorga che un articolo o un servizio televisivo non corrisponda a quello che lui vuole comunicare, come ha fatto il consigliere Salvatore Daidone, è nelle cose, ma che poi attacchi la stampa perché informa i cittadini su quello che accade nelle stanze del potere cittadino e sui provvedimenti che si approvano, è assolutamente riprovevole. Se si ritiene che ci sia un’imprecisione, basta chiedere una rettifica, mentre i giornalisti che scrivono del comune, non hanno il professionista dell’informazione con cui interloquire“. Da qui l’attacco all’Amministrazione comunale sprovvista di Ufficio Stampa: “Ci chiediamo invece: come informa i cittadini l’Amministrazione? Come informa il Consiglio comunale su quello che avviene nel consesso civico e nelle commissioni? Perché l’unico concorso che l’Amministrazione Tranchida considera decaduto dopo l’espletazione è soltanto quello per l’addetto stampa? E come mai dai banchi del Consiglio non abbiamo udito alcuna voce contraria? Allora facciamo nostre le parole del Papa in occasione del giubileo della comunicazione – conclude il sindacato – ma ricordiamo al consigliere Baldo Cammareri, che comunicare non solo è ‘una cosa divina’, ma per un ente pubblico è anche un obbligo di legge”.

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