Negli anni ‘70, il ritrovamento della Nave Punica a Marsala, in quel tratto di mare di fronte alle Cantine Pellegrino che guarda alle isole Egadi, ha riportato alla luce reperti fenici, incluse anfore utilizzate per il commercio del vino. Questo importante rinvenimento è al centro del libro “La Nave Punica di Marsala”, scritto da Giovanni Alagna e pubblicato da Il Vomere con il contributo di Cantine Pellegrino. L’opera, suddivisa in due volumi, approfondisce sia la documentazione dell’Archivio Frost-Alagna (1971-2010) sia la corrispondenza tra l’archeologa Honor Frost e Pietro Alagna, ex presidente delle Cantine Pellegrino.
Honor Frost, pioniera dell’archeologia subacquea, e Romano Pietro Alagna, imprenditore marsalese recentemente scomparso, hanno collaborato per decenni per preservare la Nave Punica. Grazie al sostegno economico di Alagna, i delicati resti dell’imbarcazione furono recuperati e restaurati. Ancora oggi le Cantine Pellegrino, con un percorso museale e siti archeologici interni, sono un simbolo della continuità culturale tra il passato e la Sicilia contemporanea. In particolare, conservano calchi in gesso della Nave Punica donati da Frost, un tributo al mecenatismo di Alagna. Un filo rosso, quello di Pellegrino, che collega il Fenici, il Vino, Marsala e l’eredità culturale lasciata da Romano Pietro Alagna.
Il libro scritto da Giovanni Alagna ed edito da Il Vomere verrà presentato il 24 novembre nella Sala Nave Punica delle Cantine Pellegrino, alle ore 17.30.