Lo scorso 18 ottobre, è stata ufficialmente approvata dalla Giunta Comunale di Marsala la proposta di aumento dell’imposta di soggiorno, scatenando polemiche tra gli operatori turistici. Ancora una volta, l’Amministrazione Grillo sembra non considerare le richieste del settore, che più volte ha manifestato la necessità di una maggiore pianificazione e concertazione. Secondo l’Associazione Strutture Turistiche non è chiaro il ruolo della Consulta sul Turismo, creata proprio per dare voce a chi lavora nel settore, ma raramente interpellata e, nei pochi casi in cui viene convocata, il suo parere sembra avere poco peso. “Una delle richieste principali, reiterata anche nelle sedi ufficiali, era quella di prevedere aumenti dell’imposta con largo anticipo, permettendo così alle strutture ricettive di adeguare i contratti con i tour operator. Tuttavia, la delibera comunale prevede modifiche immediate, causando sconcerto tra gli addetti ai lavori“, afferma il presidente di AST, Gaspare Giacalone.
Il nuovo piano di aumento prevede non solo un rincaro delle tariffe, ma anche l’estensione del periodo di applicazione dell’imposta, che passa da 5 a 10 notti. Se approvato, questo porterebbe ad un incremento complessivo fino al 300% per coloro che soggiornano in campeggi, case vacanza o bed and breakfast. Anche le strutture di lusso, come gli hotel a 5 stelle, subiranno rincari significativi, con i clienti che potrebbero arrivare a pagare fino a 35 euro a persona, nonostante i servizi offerti restino carenti. Per comprendere meglio la portata dell’aumento, l’AST fa sapere che “… un soggiorno di 10 notti in un hotel a 3 stelle potrebbe risultare quasi pari al costo di una notte in albergo. Un incremento giudicato sproporzionato rispetto ai servizi offerti dalla città. È un aumento insensato,” affermano gli operatori turistici, preoccupati per le conseguenze negative che questa manovra potrebbe avere sul turismo locale.
Le recensioni dei visitatori non sono incoraggianti. Una struttura del centro città ha riportato, su una piattaforma di prenotazione, un commento che riflette il disagio di molti turisti: “Posizione ottima, a meno di 500 metri dal centro, ma strade impraticabili per via della sporcizia. Marciapiedi pieni di escrementi di cani, bottiglie, bicchieri e persino una siringa. Marsala è stata una grande delusione”. Questi commenti non sono casi isolati. Molte strutture si trovano a dover fronteggiare critiche simili, che rischiano di compromettere ulteriormente l’immagine della città. Gli operatori del settore comprendono le necessità finanziarie del Comune, ma già mesi fa era stata avanzata una proposta di aumento graduale e proporzionale, legata all’effettivo miglioramento dei servizi. L’appello finale è rivolto ai consiglieri comunali, invitati a respingere l’aumento nelle forme attuali. La manovra, così come proposta, potrebbe arrecare più danni che benefici al turismo e alla reputazione di Marsala.