Mafia, droga e armi: chieste condanne severe per marsalesi, mazaresi e campobellesi

redazione

Mafia, droga e armi: chieste condanne severe per marsalesi, mazaresi e campobellesi

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mercoledì 03 Luglio 2024 - 14:53

Si torna a parlare dell’operazione Hesperia – che il 6 settembre 2022 fece scattare le manette a presunti affiliati e fiancheggiatori di Cosa Nostra a Marsala, Mazara del Vallo e Campobello – che continua ad andare avanti nelle aule di giustizia. Sono 7 gli imputati del processo con rito ordinario, in corso davanti il Tribunale di Marsala. Le accuse a vario titolo contestate agli indagati (35 in tutto, con misure cautelari di varia natura) sono associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti – nelle aste proprio del Tribunale lilybetano – reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.

Nell’ulteriore udienza il pm della Dda di Palermo Pierangelo Padova, ha chiesto da un anno e mezzo a 10 anni ai 7 imputati. 10 anni di carcere e 9 mila euro di multa al marsalese Stefano Putaggio, 51 anni; 6 anni di carcere e 9 mila euro di multa per Vito De Vita, di 46 anni, 5 anni e 7 mila euro di multa per il 45enne Riccardo Di Girolamo, 5 anni per Filippo Aiello, di 77, 4 anni di carcere e 6 mila euro di multa per il 43enne Lorenzo Catarinicchia, tutti di Marsala; un anno e mezzo ciascuno per i mazaresi Nicolò e Bartolomeo Macaddino, rispettivamente di 63 e 59 anni. Altri 27 imputati hanno scelto il rito abbreviato e lo scorso 14 dicembre sono stati condannati dal Gup di Palermo Ermelinda Marfia a un totale di 230 anni di carcere, e circa 140 mila euro di multe. La pena più severa – 20 anni di carcere – è stata inflitta al campobellese Francesco Luppino, 68 anni, ritenuto uno dei fedelissimi di Matteo Messina Denaro, e al marsalese Francesco Giuseppe Raia, di 56 anni.

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