D’ora in poi i visitatori di Mozia avranno uno strumento in più per approfondire la conoscenza del patrimonio storico, archeologico e culturale dell’antica città fenicia. È infatti nata la Mozia App: una nuova applicazione, facilmente scaricabile su smartphone, che contiene informazioni sull’isola, immagini, tour virtuali, percorsi turistici, descrizione dei luoghi, ricostruzioni 3D. Ma non solo: con l’obiettivo di incentivare e promuovere la fruizione dell’isola, la presenza sul digitale si fa più consistente anche grazie ad un sito internet dedicato alla visita dell’isola e ad alcune campagne di comunicazione previste sui social. “La storia dell’archeologia abbraccia la modernità” – ha sottolineato il dott. Ugo Piazza, esperto di social media marketing, in occasione dell’incontro dello scorso 12 dicembre che si è svolto proprio sull’isola. Il convegno dedicato al tema “Mozia, dai Fenici ad un futuro condivisibile” ha permesso di approfondire alcuni aspetti della ricerca sull’isola e sui Fenici, ma è stato anche l’occasione per presentare alcune novità, a partire proprio dal luogo in cui l’evento si è svolto: la nuova sala conferenze realizzata dove un tempo sorgevano vecchi magazzini. La dott.ssa Pamela Toti, Direttrice del Museo Whitaker, ha illustrato i lavori svolti e i reperti ritrovati nell’area, tra cui un’interessante Testa di Sileno.
Tanti gli esperti a confronto e gli aspetti trattati nel corso dell’incontro: dal ruolo di Mozia come ponte fra Oriente e Occidente alla sua caratteristica di “isola plurale”, dall’impatto della microbiologia nella conservazione dei beni culturali al ruolo delle divinità femminili nella cultura fenicia per arrivare alla figura di Joseph Isaac Spadafora Whitaker e alle innovazioni in tema di digitalizzazione. All’incontro, moderato dalla giornalista Rosa Rubino, direttrice de “IlVomere”, hanno preso parte anche la dott.ssa Maria Enza Carollo, direttore e segretario generale della Fondazione Whitaker e la Soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani, Girolama Fontana.