La giunta regionale ha deliberato la richiesta di declaratoria di stato di calamità per danni da peronospora per le province di Palermo, Catania, Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Ragusa.
Come si ricorderà nei giorni scorsi a Marsala si era tenuta una partecipata manifestazione, un corteo condito anche di momenti folkloristici, che ha visto la partecipazione di amministratori, agricoltori, dirigenti di cantine e semplici cittadini. Le sigle sindacali del settore avevano inoltre incontrato a Capo Boeo il ministro Nello Musumeci, che si trovava lì per presentare l’ultimo libro. Musumeci, ministro per il sud, pur non avendo dirette competenze, aveva assicurato il suo diretto impegno presso il Ministero guidato da Francesco Lollobrigida.
La situazione climatica che ha caratterizzato tutta la primavera in Sicilia, dove si sono susseguite piogge abbondanti e persistenti, ha favorito la propagazione della malattia della peronospora della vite causata dal fungo patogeno “Plasmopara viticola”. In quasi tutto il territorio regionale – e in modo particolare nella Provincia di Trapani che risulta tra le più vitate d’Italia – i danni sono stati rilevanti con percentuali che vanno dal 25% al 95% della produzione.
“La regione è al fianco degli agricoltori e dei produttori siciliani – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino – che stanno vivendo una congiuntura drammatica prima per i danni prodotti dalla peronospora, poi per quelli prodotti dalle ondate di caldo e dagli incendi opera dei criminali piromani. Una situazione resa oggettivamente ancora più difficile dalla stretta al credito bancario prodotta dall’aumento dei tassi d’interesse da parte della Bce”.
La Regione ha quindi deciso di procedere allo stato di calamità che potrebbe consentire di accedere agli interventi finanziari previsti dalle norme nazionali che andrebbero, seppur solo in parte, a mitigare i danni subiti. La Giunta guidata da Renato Schifani però, non identifica la data di accesso ai fondi, solo la quantità economica dei danni accertati da parte degli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura che ammonta complessivamente a 351.111.040 euro. La modalità di erogazione di tali fondi non sono specificate; come ci ha detto il rappresentante della Federagri Michele De Maria, nell’isola “… si attende ancora il Piano regionale viticolo”.