A Buseto un 41enne schiacciato da un trattore, un altro morto sul lavoro

redazione

A Buseto un 41enne schiacciato da un trattore, un altro morto sul lavoro

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giovedì 15 Giugno 2023 - 21:07

“Schiacciato da un trattore a 41 anni. È inaccettabile morire così, sul posto di lavoro”. Lo affermano Tommaso Macaddino e Roberto Giacalone, segretari generale della Uil e della Uila Trapani, che esprimono profondo cordoglio per la perdita del giovane operaio morto questo pomeriggio a Buseto Palizzolo durante dei lavori di manutenzione a un mezzo agricolo.

“In attesa che vengano chiarite le cause di questo tragico incidente – aggiungono -, ci stringiamo intorno al dolore della famiglia. Allo stesso tempo vogliamo cogliere l’occasione per ribadire, ancora una volta, che il rispetto delle regole e l’applicazione delle norme è fondamentale per salvare molte vite. È importante, per questo, condividere il valore della cultura della sicurezza, della prevenzione e alzare il livello di attenzione sul tema con il confronto, l’informazione e la formazione. Non possiamo permettere che anche una sola persona si infortuni o perda la vita mentre si trova sul posto di lavoro. Ed è per questo motivo non intendiamo arretrare nelle nostre rivendicazioni. Chiediamo – concludono – che aumentino i controlli, le ispezioni e gli ispettori. Per la Uil l’obiettivo resta quello di “zero morti sul lavoro”: proseguiremo, pertanto, nel nostro impegno di sensibilizzazione, confronto e denuncia”.

 La Cgil e la Flai esprimono profondo cordoglio ai familiari dell’operaio, dipendente di una azienda agricola, vittima, ieri pomeriggio, di un incidente sul lavoro a Buseto Palizzolo.”Non si può continuare a morire sul lavoro. Dall’inizo dell’anno, in Sicilia, è una strage che va fermata. Dalle parole bisogna passare ai fatti”.Ad affermarlo sono la segretaria generale della Cgil Liria Canzoneri e il segretario provinciale della Flai Cgil Giovanni Di Dia.

“La sicurezza – dicono i sindacalisti – è il punto cardine di un lavoro che punta alla qualità e al rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori. Passare dalle parole ai fatti vuol dire aumentare i controlli e pretendere che le imprese investano sulla sicurezza e sulla formazione.Bisogna avere chiaro che la sicurezza non è ne’ un costo per le aziende ne’ un fastidio per i lavoratori, anzi proprio i lavoratori devono osservare e pretendere il rispetto delle norme sulla sicirezza. È inaccettabile che un lavoratore muoia schiacciato da un trattore mentre esegue i lavori di manutenzione al mezzo agricolo. Continueremo a sensibilizzare le istituzioni, le imprese e  i lavoratori affinché il rispetto delle norme sulla sicurezza, che si traduce anche nel rispetto della legalità, sia una condizione indispensabile in tutti i luoghi di lavoro”.


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