Caso Bonafede, il Ministro prolunga la sospensione dell’insegnante. Turano: “Non può mettere piede in un’aula”

redazione

Caso Bonafede, il Ministro prolunga la sospensione dell’insegnante. Turano: “Non può mettere piede in un’aula”

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giovedì 23 Marzo 2023 - 15:36

L’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia martedì ha convalidato il provvedimento di sospensione cautelare nei confronti di Laura Bonafede, insegnante di Campobello di Mazara indagata per i suoi rapporti con il capomafia Matteo Messina Denaro: il provvedimento è stato poi esteso fino alla definizione del procedimento penale che riguarda la donna. Ne dà notizia una nota del ministero dell’istruzione che informa sull’incontro avuto tra il ministro Giuseppe Valditara e l’assessore all’istruzione della Regione Siciliana Mimmo Turano proprio sul caso dell’insegnante della scuola Capuana-Pardo di Castelvetrano.

«Ringrazio il ministro Giuseppe Valditara per avermi ricevuto oggi e per il proficuo scambio di opinioni avuto durante il nostro cordiale colloquio che ha preso lo spunto dalla vicenda dell’insegnante sospesa dall’Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano. Chi mantiene atteggiamenti ambigui o complici nei confronti dei mafiosi non può mettere piede in un’aula scolastica e oggi grazie al ministro Valditara e all’Ufficio scolastico regionale abbiamo raggiunto questo risultato».

Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione della Regione Siciliana, Mimmo Turano, al termine dell’incontro con il ministro dell’Istruzione e del merito Valditara, e alla presenza del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro che, su richiesta del ministero, ha prolungato il provvedimento di sospensione della maestra Laura Bonafede (inizialmente di 10 giorni) e avviato un’azione disciplinare a suo carico.
«Io e il ministro – sottolinea ancora l’esponente del governo Schifani – conveniamo entrambi sulla necessità di una linea rigida e univoca rispetto alla necessità di proseguire a tempo indeterminato la sospensione dell’insegnante Bonafede dal servizio e la sua tanto opportuna, quanto indispensabile, lontananza sine die da un’aula scolastica, dove notoriamente si coltivano fin dall’infanzia valori di etica, rispetto e legalità».

«Condivido appieno il provvedimento del ministro Valditara – aggiunge il presidente Schifani – non possono esserci situazioni ambigue e per di più all’interno di un istituto scolastico. I bambini, durante la loro crescita, hanno bisogno di esempi positivi e, certamente, il comportamento dell’insegnante non è tale. Bene ha fatto anche l’assessore Turano a condannare l’atteggiamento equivoco, sollecitando provvedimenti rigorosi».

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