“Natura corta” si compone di quindici storie con animali o piante come protagonisti: un affresco di stranezze e singolarità, di conflitti e rapporti simbiotici, bizzarre abitudini alimentari e sessuali.
Un libro scritto dal marsalese Diego Leandro Genna, istruttore di immersioni e un giramondo professionista, edito da Agenzia X, che ci trasporta in un mondo spietato di lotte per la sopravvivenza, intriso di cinismo e ferocia. Una grottesca mostra di atrocità del tutto naturale e al contempo familiare: la realtà che emerge dal marcio di queste storie, infatti, rispecchia in qualche modo la società che conosciamo, ne mette a nudo l’alveo di malizie e pregiudizi, gettando un’ombra di ironia sulla visione antropocentrica del mondo e della vita.
Un esordio brillante che s’inscrive nel secolare e intramontabile filone animalesco, quello che da Esopo, passando per i bestiari medievali e le metafore orwelliane, arriva ai nostri giorni, a Filelfo e Zannoni. Un omaggio alla natura, alla vita, alla diversità.
Nel corso del Festival “Il mare colore dei libri” che si è svolto dal 22 al 24 luglio in Villa Cavllotti, a Marsala, abbiamo intervistato Diego Genna insieme allo scrittore Giuseppe Culicchia, marsalese di origine ma nato a Torino. I suoi romanzi – “Tutti giù per terra”, “Bla bla bla”, “Un’estate al mare”, “Liberi tutti, quasi” per citarne alcuni – hanno riscosso un notevole successo.
“Il contributo più importante lo ha dato Diego Genna perchè è stato capace di raccontare un mondo per me lontano che è quello degli abissi marini, della natura, degli animali incontrati nel corso delle sue stagioni”, afferma Culicchia.