La Valle: “Conosco la paziente da anni, ma non ho mai rilasciato certificati per ragioni medico legali”
Le deposizioni del consulente Ammoscato e quello dell’oculista Salvatore La Valle sono state al centro dell’ultima udienza del processo che vede alla sbarra cinque medici accusati, a vario titolo, di truffa aggravata e induzione in errore per il reato di falso, in quanto, secondo l’Accusa avrebbero responsabilità per l’ottenuta pensione d’invalidità ad una falsa cieca. Il primo a testimoniare è stato il consulente Ammoscato, che all’epoca era stato nominato dal giudice del lavoro, durante la causa civile, per stabilire se la signora Amato avesse o meno i requisiti per la pensione di invalidità. Dopo aver esaminato gli atti l’esperto ha ribadito la sua posizione di allora, ossia che la donna fosse idonea alla pensione. Poi è salito sul banco dei testimoni il dottor Salvatore La Valle, uno degli oculisti imputati, assistito dagli avvocati Angelo Vita e Paolo Paladino, che ha riferito di conoscere la signora Amato da anni, come paziente dell’ospedale e che ha ritenuto che la stessa rientrasse nella categoria di cieca assoluta, vedendo solo luci ed ombre. Ha anche precisato che ha sempre rilasciato certificati normali e non a fini medicolegali, ma che anche se avesse dovuto redigere questo secondo tipo di documento, il contenuto sarebbe stato lo stesso. Il processo vede alla sbarra Gaspare Lucio Casano, di 64 anni, Saverio Urso, di 57 anni, Andrea Farina, di 60 anni e Francesco Salvatore Pellegrino, di 59 anni, componenti della commissione medica che ha visitato Giuseppa Rita Amato, di 74 anni, che ha percepito la pensione di invalidità anche in ragione della consulenza di un altro oculista, Salvatore La Valle, di 60 anni. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2006 al 2008. Il processo si sta celebrando innanzi al giudice Alcamo. La prossima udienza si terrà il 13 aprile per sentire testi e consulenti della difesa.