Presentato stamani a Palazzo D’Alì il programma completo delle celebrazioni legate al centesimo anniversario della traslazione del Milite Ignoto al sacello dell’Altare della Patria oltre alle attività e manifestazioni legate al conferimento della cittadinanza onoraria della Città di Trapani al Milite Ignoto. Presenti il Sindaco Tranchida, il comandante del Sesto Reggimento Bersaglieri Alberto Nola, il giovane trapanese organizzatore della mostra “Tricolore Ardente” Jacopo Triscari.
Il Sindaco Tranchida ha ringraziato tutti coloro i quali si sono adoperati per realizzare il corposo programma degli eventi previsti, sottolineando il lavoro di squadra portato avanti negli ultimi mesi: «Recuperare ulteriori nominativi di cittadini trapanesi caduti di guerra, collaborare con il Sesto Reggimento Bersaglieri ed altresì realizzare anche una mostra che mira a raggiungere soprattutto le nuove generazioni, non solo è doveroso per commemorare il sacrificio di tante persone ma ci sprona a non dimenticare. Scopriremo una nuova lapide al Cimitero di Trapani con gli ultimi nominativi ritrovati di tanti trapanesi caduti per la patria grazie al grande lavoro del giovane Jacopo Triscari che ringrazio per l’esempio e l’impegno».
Anche il Comandante del Sesto Reggimento Bersaglieri Alberto Nola è intervenuto: «Grazie per la disponibilità che il Comune ha mostrato nel condividere l’organizzazione degli eventi per il centesimo anno dalla traslazione del Milite Ignoto. Mi unisco all’elogio al giovane Jacopo Triscari che ha ritrovato 88 ulteriori nominativi di caduti di guerra. Per quanto riguarda la staffetta che andiamo ad organizzare il 26 e 27 Ottobre in partenza da Piazza Municipio e che riempirà le strade del centro storico per 24 ore, quest’anno il significato è più profondo proprio in considerazione dell’importante anniversario. Un simbolo fortissimo del sacrificio e dell’eroismo degli italiani che non va disperso ed anzi dobbiamo tramandare alle future generazioni».
Infine, ha preso la parola proprio Jacopo Triscari: «Ringrazio il Comandante ed il Sindaco per la collaborazione che ho ricevuto sin dall’inizio nella realizzazione dei miei studi e delle mie ricerche. È fondamentale ricordare tutti i caduti come persone e non come numeri. Chi ha combattuto per il tricolore merita di essere commemorato affinché il lutto di tante madri e mogli non sia stato invano e le nuove generazioni siano coscienti di quanto avvenuto. Le istituzioni devono fare di più per ricordare quanto accaduto, per fortuna a Trapani ho trovato ascolto e comprensione sin dal primo minuto».