Come distrarre i bambini costretti a casa?

redazione

Come distrarre i bambini costretti a casa?

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venerdì 26 Febbraio 2021 - 13:08

I primi tempi in cui i bambini non potevano andare a scuola, a causa della quarantena, potevano portarli a considerare quel momento come uno di svago. Con il passare del tempo, però, essere costretti a restare a casa, a non vedere i compagni e gli amici, fino addirittura ai nonni, ha comportato grande stress per i piccoli.

Se noi adulti, anche se con difficoltà, abbiamo pian piano elaborato la situazione, accettandola anche se con qualche riserva, i bambini hanno reagito in maniera totalmente opposta, spazientendosi e diventando molto capricciosi: come affrontare questa situazione nel migliore dei modi?

Come affrontare l’argomento

Anche se vi sembra una situazione abbastanza difficile da affrontare, evitare l’argomento non avrà alcun beneficio sui vostri bambini. Sarà invece importante rispondere a tutti i loro dubbi, per far sì che abbiano le risposte da noi e non da altri, che potrebbero così spaventarli.

Per loro non è infatti facile capire quello che viene detto in televisione, per cui potrebbero filtrare nella maniera sbagliata il messaggio: poter esprimere cosa sentono e chiedere chiarimenti li fa sentire sicuri, per cui starà a voi accontentare le loro esigenze.

Ecco qualche domanda che potrebbero porvi e come rispondere nella maniera più corretta.

Mamma, perché devo lavare sempre le mani?

Questa è una domanda logica che il bambino potrà farvi: non che non le lavasse già, ma la necessità di farlo sempre, per ogni cosa si tocchi, potrà fargli venire il dubbio di non sapere il perché. Spiegategli allora che c’è una pallina che si adagia su tutte le cose e che può farci male: lavandoci le mani allontaniamo da noi il pericolo.

La pallina usa la macchina e l’aereo per spostarsi: se noi ci laviamo le mani, non potrà usare nessun mezzo e così non entrerà nel nostro corpo: evviva il sapone ed evviva il pulito!

Perché la gente muore? L’ha detto la TV

Qui dobbiamo parlare di chi ne sa più di noi, quindi il modo giusto per rispondere è quello di dire al bambino che nemmeno noi sappiamo perché e che abbiamo chiesto ai medici in tutto il mondo la risposta. Ci hanno detto che non è stata ancora trovata la medicina per sconfiggere la famigerata pallina, ma è possibile curare alcuni sintomi, se presi in tempo.

C’è una squadra di persone che sta studiando come affrontare questo nemico e noi non possiamo fare altro che aiutarli, lavandoci le mani e stando in casa!

Voglio andare a trovare i nonni!

Poveri bimbi, quanta ragione hanno! Soprattutto se sono abituati a trascorrere tanto tempo con i nonni, la lontananza viene vissuta ancora peggio. Qui bisogna far capire ai piccoli che la pallina riesce a saltare e che si serve delle braccia per farlo: per questo abbracciare i nonni vuol dire metterli in pericolo!

Nel frattempo, li si può chiamare al telefono, fare le video chiamate, scrivere delle lettere e fare dei disegni per far loro capire quanto gli si vuole bene!

Posso giocare con Fido o con Micio?

Almeno questo si può fare, quindi basta spiegare ai bambini che si può far fare una passeggiata al cane o giocare con il gatto, a patto, se si esce, di lavare le zampe dell’animale e di lavare le manine, per evitare che la pallina entri a casa.

Se avete la fortuna di poter godere di un bel giardino, visitate https://bimboindaffarato.it/ per trovare qualche gioco che distragga i vostri figli: non solo idee per stare a casa ma anche tappeti elastici o anche piscine per passare il tempo in allegria, quando fa più caldo.

Quando posso tornare a scuola? Voglio vedere gli amici!

Forse la più grande frustrazione per i piccoli, che vivono il momento della scuola anche e soprattutto come un momento di aggregazione. Qui bisogna nuovamente spiegare che la pallina viaggia e usa proprio noi per raggiungere gli altri: per questo è bene aspettare prima di rivedere gli amici.

Dobbiamo dar loro fiducia sul fatto che i medici stanno lavorando per fare in modo che tutto vada nella maniera giusta e che presto potremo ritornare alla vita normale, quindi anche rivedere le maestre e gli amici! Intanto possiamo sempre fare una videochiamata e usare il computer per vederli a distanza.

Adesso…via libera al gioco!

Ora sta a voi distrarre il bambino: oltre alle chiamate con i nonni, gli amici e i maestri, dovrete inventare qualche gioco da fare insieme a lui. Se state lavorando in smart working, cercate di ritagliare un momento per vostro figlio, che ha bisogno della vostra presenza e della vostra attenzione.

Fare una partita alla Playstation, disegnare insieme, leggere e commentare i testi, sono operazioni che lo faranno sentire meno solo e che renderanno la sua giornata ancora più piena.

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