L’Italia cambia le zone, oggi, 8 febbraio, svegliandosi quasi tutta in zona gialla e quindi con misure meno rigide. Bar di nuovo aperti, ristoranti che potranno tornare ad apparecchiare per il pranzo (non per la cena perchè la consumazione all’interno del locale è fino alle 18, poi inizia l’asporto), con una mobilità più ampia fino alle 22, dopo di che scatta il “coprifuoco”.
Sulla base dei report Covid diffusi dall’Istituto superiore di sanità con l’indice Rt che si attesta a 0.84 la zona gialla arriva già 17 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto.
La zona arancione persiste come previsto, per la Provincia Autonoma di Bolzano (che con ordinanza regionale però entra in lockdown), Puglia, Sicilia, Umbria. Nessuna regione in zona rossa e questo fa ben sperare, ma sembra ancora troppo presto per pensare ad una zona bianca. Probabilmente per Pasqua se ne riparlerà.
Per la Sicilia si parla di zona gialla verso San Valentino, ovvero per il 14 febbraio. L’indice Rt in calo (0.73), più basso rispetto a quello nazionale (0,84), posizionerebbe l’Isola già in zona gialla, ma la zona arancione, secondo i vari Dpcm, deve durare per almeno due settimane. Per andare in “giallo”, infatti, l’Rt deve essere inferiore a 1.
Razza intervenendo in tv, ha dichiarato in merito: “L’emergenza continua a esistere e i comportamenti individuali fanno la differenza perché in molte delle regioni dove si è anticipato il passaggio in zona gialla si è avvertito anche questa settimana un aumento del contagi. Penso che tutti gli operatori -ha dichiarato -, sia quelli sanitari che quelli economici, hanno bisogno che si stabilizzi il nostro modo di vivere per evitare questo antipatico apri e chiudi che ha molto esasperato la vita di tante persone. Stiamo completando la seconda settimana con i parametri da zona gialla e questo vuol dire che, se dovesse confermarsi, venerdì 12 febbraio il monitoraggio segnerà questo passaggio da arancione a giallo. Chiederò al Ministero se è possibile anticipare questo passaggio alla mezzanotte del sabato prossimo così da restituire anche una domenica a una iniziale ripresa di alcune di quelle attività economiche che continuano a pagare in maniera molto forte questo stato di emergenza”.
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