Venticinque punti all’ordine del giorno. Ma del più atteso non c’è ancora traccia. Su disposizione del presidente Enzo Sturiano il Consiglio comunale di Marsala tornerà a riunirsi a novembre, secondo una sessione di lavori che avrà inizio mercoledì 5 novembre alle 16, per proseguire il 10 e il 12 allo stesso orario e la settimana successiva, il 17 e il 19 (ma in questo caso a partire dalle 10).
La principale sorpresa, come detto, riguarda il mancato inserimento all’ordine del giorno della delibera riguardante il bilancio di previsione 2014. Un “giallo” che di settimana in settimana diventa più indecifrabile, tenuto conto che il documento con i suoi allegati è stato già pubblicato sull’albo pretorio comunale da più di una settimana. Tuttavia, i consiglieri lamentano un “tira e molla” che ha riportato in più occasioni la bozza presso gli uffici comunali, a dimostrazione di evidenti difficoltà nella chiusura del documento, dovute, tra le altre cose, all’incertezza sui trasferimenti regionali.
Trovano comunque spazio tra i 25 punti all’ordine del giorno alcune delibere propedeutiche all’approvazione del bilancio, tra cui quella riguardante il piano triennale sulle opere pubbliche. Anche in questo caso, però, voci interne a Palazzo VII Aprile parlano di un accordo ancora lontano sull’approvazione del testo, mentre le commissioni “Lavori Pubblici” e “Territorio e Ambiente” starebbero pensando a un maxi-emendamento che potrebbe stravolgere l’atto predisposto dagli uffici comunali.
Ma a Sala delle Lapidi si tornerà a parlare anche di ricerche di idrocarburi, con i componenti dell’assemblea cittadina che saranno chiamati a esprimere un parere sulla richiesta di prospezione avanzata dalla “Schlumberger Italiana S.p.A.”, con riferimento a un tratto di mare che si trova pochi chilometri ad ovest delle Egadi. La società, che fa parte di Schlumberger Oilfield Services (la più grande compagnia al mondo di servizi per le società petrolifere), ha già presentato un’istanza analoga nella zona di Siracusa. E, in quel caso, il Consiglio comunale della città aretusea si è espresso a difesa delle proprie coste, dando un parere negativo alle ricerche.