Le associazioni Codici e Punto Dritto rappresentano le tante famiglie con figli portatori di handicap che oggi hanno iniziato la scuola tra qualche problema. Diversi genitori oggi in alcune classi medie di Istituti comprensivi, non hanno trovato nè insegnanti di sostegno, nè addetti alla comunicazione, questi ultimi di competenza comunale; al contempo per quanto concerne le scuole superiori il problema è stato risolto per tempo grazie ad una delibera di ieri del Commissario straordinario del Libero Consorzio, che ha stanziato le risorse necessarie per procedere alla nomina di personale. La situazione è stata rappresentata all’Osservatorio per la Legalità da alcuni genitori e dall’associazione “Progetto per il Dopo di Noi” che cure gli interessi delle famiglie con figli disabili.
“Oggi ci sono arrivate lamentele da parte di alcune famiglie di Valderice e Trapani – ma è verosimile che la questione riguardi altri istituti scolastici, a cui purtroppo è stata comunicata la mancata nomina di insegnanti di sostegno e di assistenti alla comunicazione e che pertanto nei prossimi giorni non potranno portare i propri figli, portatori di handicap, a scuola – spiega Vincenzo Maltese, presidente dell’Osservatorio per la Legalità e componente dell’ufficio legale regionale associazione consumatori Codici -. Il diritto allo studio deve essere garantito a tutti come peraltro prevede la nostra Costituzione, e la pubblica amministrazione deve adoperarsi in tal senso”. Vincenzo Maltese, ha pertanto inviato una nota e sollecitato il Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale – Ambito territoriale di Trapani, a procedere quanto prima alla nomina degli insegnanti di sostegno e degli assistenti alla comunicazione, questi ultimi di competenza dei Comuni, comunicando eventualmente le ragioni ostative a tale adempimento.
Scrive l’associazione Punto Dritto: “Domani non sarà il primo giorno di scuola per tutte le bambine e i bambini. Non lo sarà sicuramente per Federico, perché a Villa Betania non sono stati nominati gli insegnanti di sostegno e sarà così per altri 32 bambini. Domani non sarà una bella giornata per alcuni genitori e per i loro bambini a cui verrà ricordato dalle istituzioni scolastiche, che non sono uguali agli altri. Intendiamo denunciare con forza questa situazione, prendendo spunto dal post di Silvia Fichera, perché riteniamo che la scuola debba adoperarsi per mettere tutti i bambini in condizione di essere uguali e non ci può essere alcun motivo burocratico che neghi anche per pochi giorni il diritto di un bambino di frequentare la scuola. Non ci sono giustificazioni tollerabili nella storia di Federico, non ci rassicura sapere che il problema si risolverà in una settimana, perché domani Federico e tanti altri bambini rimarranno a casa e si sentiranno bambini diversi. Ci appelliamo al dirigente scolastico, al Provveditore agli studi di Trapani e a tutte le istituzioni, affinché questa grave lacuna venga colmata nel più breve tempo possibile, perché i bambini sono tutti uguali e devono avere pari opportunità. La nostra solidarietà e vicinanza a Silvia e Federico e a quanti vivono questa situazione che ci rattrista”.