“Sei d’accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”. Questo il quesito che verrà votato martedì 3 settembre sulla piattaforma Rousseau. Agli iscritti verrà dunque data l’opportunità di dire l’ultima parola sulla nascita del cosiddetto “Conte bis”, dopo la caduta dell’esecutivo gialloverde in seguito alla rottura voluta dal leader leghista Matteo Salvini. In queste ore, diversi parlamentari pentastellati stanno esternando la propria intenzione di voto, tenuto conto che l’esito della consultazione non appare affatto scontato.
Per quanto riguarda i parlamentari eletti nel trapanese, spicca la presa di posizione del senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, che ha anche fatto parte del “Conte 1.0” in veste di Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta. “Quello di domani, sulla piattaforma Rousseau sarà un voto molto importante, destinato ad avere conseguenze rilevanti per il nostro Paese. Il MoVimento 5 Stelle ha sempre messo al centro i temi prioritari per i cittadini e per la crescita del nostro Paese e non smetterà mai di farlo. In questi 14 mesi di Governo abbiamo fatto un grande lavoro, siamo riusciti a portare a casa molti buoni provvedimenti e ad avviarne tanti altri, che vanno conclusi. Dobbiamo assolutamente evitare che la decisione scellerata di chi ha voluto staccare la spina al Governo del cambiamento ricada sui cittadini, comportando l’aumento dell’IVA e la cancellazione di provvedimenti fondamentali come Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Personalmente ho già fatto la mia scelta e voterò SI”.
Voterà a favore dell’accordo con il Pd anche la deputata partannese Piera Aiello, nota alle cronache anche in virtù della sua storia di testimone di giustizia al fianco della cognata Rita Atria. “Noi vogliamo continuare a lavorare come abbiamo fatto sinora, vogliamo riformare il processo civile e penale, il CSM, il sistema degli affidi, contrastare il bullismo, combattere la grande evasione fiscale e i reati finanziari, societari e bancari contro le organizzazioni criminali e mafiose, i reati ambientali e quelli contro gli animali, aiutare i testimoni di giustizia e le famiglie dei collaboratori con leggi studiate ad hoc, portare avanti la legge per gli imprenditori usurati dalle banche, questi ed altri temi realizzeremo per i cittadini con il nostro presidente del consiglio Giuseppe Conte e con il Movimento cinque stelle al governo del Paese. Non possiamo permettere che tutto si fermi a causa della irrazionalità e della incoscienza di qualcuno”.
Pure la mazarese Vita Martinciglio, pur affermando che il Pd non la entusiasma (“così come non mi piaceva la Lega”), auspica che si possa “proseguire il lavoro di cambiamento, di rilancio dell’Italia portato avanti in questi mesi dal Movimento cinque stelle”. Rivolgendosi all’elettorato pentastellato, la Martinciglio afferma: “Con i no si fa in fretta ma non si va da nessuna parte, dire sì è una sfida molto più impegnativa, complicata ma avvincente che alla fine ci farà crescere e che ci porterà a risollevare il paese e spero vincere qualche battaglia”.
Sembrano orientati per il sì, pur non avendo ancora esternato una propria posizione ufficiale, anche il deputato alcamese Antonio Lombardo, il senatore Francesco Mollame e la deputata Caterina Licatini, residente a Bagheria ma originaria di Mazara, così come il Guardasigilli uscente Alfonso Bonafede.
Per quanto riguarda i deputati regionali, non si registrano prese di posizione ufficiali di Valentina Palmeri e Sergio Tancredi. La portavoce alcamese, sulla propria pagina facebook, invita comunque a un voto consapevole e informato sui punti programmatici che verranno portati avanti dal nuovo governo, mentre il collega mazarese ha sul proprio profilo un’eloquente foto che lo ritrae al fianco di Giuseppe Conte.
Tra le voci fuori dal coro, si registra la posizione dell’attivista marsalese Stefano Rallo, candidato con il M5S sia alle amministrative del 2015 che alle regionali del 2017. In questi giorni, Rallo ha più volte manifestato opinioni critiche sia nei confronti degli outing dei portavoce a ridosso della consultazione sulla piattaforma Rousseau che nei confronti dell’accordo con il partito di Nicola Zingaretti, rispetto al quale ha lanciato l’hashtag #maicolpd.