Un campo da gioco è un luogo di sport ma anche un formidabile aggregatore sociale, soprattutto nelle realtà di quartiere. Proprio per questo, i giovani calciatori e lo staff del Città di Marsala hanno accolto con grande amarezza l’atto vandalico avvenuto presso il campetto di Amabilina, dove soggetti al momento ignoti hanno dato alle fiamme gli spogliatoi a servizio della struttura. “Sono qui da 12 anni – spiega l’allenatore Salvatore Ales – e non ho mai subito minacce, né ho avuto l’impressione che qualcuno ce l’avesse contro di me o la mia attività. Può essere stato un brutto scherzo di Carnevale o un atto doloso. Dispiace che per colpa di qualcuno paghino le conseguenze tanti ragazzi che meriterebbero molto di più”.
In passato si era registrato qualche furto di cavi elettrici ed era stato danneggiato il motore dell’acqua. Proprio per questa ragione, lo stesso Salvatore Ales aveva deciso di portarsi dietro ogni volta i cavi per installarli pazientemente ogni volta che veniva utilizzato il campo. Di fatto, nelle giornate e nelle ore di mancato utilizzo, nella struttura non c’era luce elettrica. Alla luce di ciò, non si può parlare di corto circuito e appare inevitabile pensare a un episodio a carattere doloso, su cui sono in corso le indagini dei Carabinieri. Resta il fatto che per il regolamento della Figc, il Città di Marsala non potrà utilizzare l’impianto finché non verranno sistemati gli spogliatoi. Nel frattempo, sarà costretto ad affittare un campo privato per giocare.
“Sono stato contattato dall’assessore Baiata, ma anche dal sindaco e dal vicesindaco – prosegue Ales – che mi hanno assicurato che a breve verrà ripristinato tutto”. “Abbiamo ricevuto davvero diverse attestazioni di solidarietà”, aggiunge l’ex consigliere comunale Lillo Gesone, che da settembre ha affiancato Ales, mettendo a disposizione di questa realtà la propria esperienza con i giovani che si avvicinano al calcio. Oltre alle associazioni Amici del Terzo Mondo, Archè, Libera e Arci Scirocco, anche la sezione Aia di Trapani ha fatto pervenire al Città di Marsala un messaggio di vicinanza, così come il sindaco Alberto Di Girolamo, che attraverso la propria pagina facebook ha espresso parole di condanna nei confronti degli autori del gesto, ribadendo che presso il quartiere di Amabilina sarà realizzato un centro polifunzionale che dovrebbe garantire più servizi alla comunità.