Con una nota diretta, tra gli altri, all’assessore e al dirigente regionale ai Beni culturali, nonché alla Direzione del Museo archeologico di Marsala, il sindaco Alberto Di Girolamo propone soluzioni per far fronte ad “una situazione indecorosa sul fronte della pulizia e con il concreto rischio di incendio della vegetazione presente nel Parco archeologico di Capo Boeo. Il primo cittadino lilybetano nella sua nota fa riferimento ad interventi anche recenti effettuati dalla regione:
“ Per il rispetto del patrimonio che custodisce, il sito necessita di interventi urgenti, sia con l’utilizzo di trattori taglia erba che con altri mezzi meccanici per la pulizia degli scavi. Ben vengano gli interventi straordinari degli operai dell’ESA – scrive il sindaco Di Girolamo – ma poco possono fare sull’intero parco per rimuovere le erbacce e gli eventuali rifiuti, nonché per bonificare il terreno da qualsiasi materiale che possa essere fonte di un eventuale incendio”. Ritenendo prioritaria la sicurezza e la fruibilità del Parco l’amministrazione comunale, secondo quanto scrive il primo cittadino, si adopererà per intervenire celermente con i propri mezzi,
“…nonostante ciò non rientri fra i compiti di questo Ente Locale – sottolinea il sindaco – e vista la difficoltà e/o l’impossibilità ad intervenire con grandi mezzi meccanici da parte della Regione” . A questo immediato ed urgente intervento, secondo il sindaco Alberto Di Girolamo dovrebbe seguire una sistematica pulizia del Parco, “… anche al fine di mantenerlo sempre in condizioni ottimali, sicure e fruibili” . La proposta dell’Amministrazione comunale di Marsala potrebbe essere frutto di un’apposita Convenzione tra le parti, in cui si preveda “…l’intervento del Comune due o tre volte l’anno con i propri mezzi meccanici, e l’apertura dei tre viali presenti all’interno del parco a cura del Dipartimento dei Beni Culturali della Regione. Ora – conclude Alberto Di Girolamo – attendiamo il riscontro dalla regione per potere avviare il progetto che, con continuità, assicuri la pulizia del Parco archeologico, annualmente luogo di visita di migliaia di turisti”.
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