Abbiamo, come voi del resto, le nostre idee sulla vicenda che si sta trascinando da oltre due mesi e che impedisce al Paese di avere un governo che sia il risultato di quello che è uscito dalle urne lo scorso 4 marzo. Le ultimissime notizie danno per accolto dal Capo dello Stato l’invito del Movimento 5 Stelle e della lega, di concedere altre 24 ore di tempo per cercare di arrivare ad un governo politico. Noi intanto osserviamo che giocano al maggioritario quando hanno appena fatto una legge proporzionale. Vedano loro quello che debbono fare, noi non possiamo fare altro che guardare, commentare, criticare ed incazzarci. Prima del rinvio della decisione da parte del Capo dello Stato, “l’ultima” che aveva preso piede era quella relativa al ritorno voto il prossimo luglio. Abbiamo sempre sostenuto che l’apice della democrazia si tocca quando un cittadino da solo, con le sue idee e i suoi pensieri, apre una scheda dentro la cabina elettorale e, non visto, traccia un segno dove ritiene opportuno. Poi la richiude, l’imbuca nell’urna e salutando i componenti lascia il seggio. Ricordandosi di ritirare la sua scheda elettorale, il suo documento d’identità e facendo attenzione a non portarsi appresso la matita. Comprendiamo però che votare nel mese di luglio non è il massimo della espressione democratica, qualcuno non potrà andare perché (beato lui) sarà in vacanza fuori sede, qualche altro andrà al mare e poi magari in pantaloncini corti gli sembrerà brutto recarsi alle urne. Altri invece andranno, magari al fresco della mattina o la sera passata la canicola. Insomma gli italiani, per quanto non sia mai successo prima, potrebbero votare anche a luglio. Se il quadro è questo non ci siano giustificazioni come dire extra politiche, e si torni, se lo si ritiene opportuno, alle urne. Complice un raffreddore fuori stagione, abbiamo assistito ad alcuni programmi mattutini in cui la politica, con tanto di ospiti, l’ha fatta da padrona. Ora vi riportiamo la tesi a sostegno contro il voto a luglio più particolare che abbiamo ascoltato. A La7 nella trasmissione “L’Aria che tira” condotta dalla gentile collega Myrta Merlino era ospite la deputata forzista Michaela Biancofiore. Alla domanda perché era contraria al voto estivo ha risposto: “Votando a luglio ci sarebbe una astensione più forte perché la gente è in vacanza”, e fin qui ci siamo… “poi le Camere si insedierebbero sotto ferragosto e dovrebbero eleggere i presidenti. Infine le consultazioni e la formazione del nuovo governo avverrebbero in piena estate”. Giudicate voi che, se arrivare alla fine del mese dovete ringraziare chissà chi, se per quasi 15 mila euro mensili i nostri deputati non possono rinunciare alle ferie estive (e poi magari farle a settembre…).
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