Scegliere il percorso di studi non è un test “una volta per tutte”, ma un processo fatto di esplorazioni, prove e revisioni. L’obiettivo, per chi accompagna un* ragazz* tra medie e superiori, non è “indovinare il lavoro del 2040”, ma aiutarlo a costruire una bussola personale: capire interessi reali, conoscere i diversi percorsi (liceali, tecnici, professionali), sperimentare ambienti e ruoli, e imparare a scegliere in modo informato. Ogni occasione di confronto con il mondo reale può trasformarsi in orientamento: anche un viaggio, un laboratorio o un periodo di studio fuori casa possono aprire prospettive nuove.
Esperienze all’estero come acceleratore di consapevolezza
Prima ancora delle scelte scolastiche, vivere esperienze all’estero può diventare una palestra di autonomia e consapevolezza.
Gestire tempi, relazioni e differenze culturali aiuta gli adolescenti a conoscersi meglio e a comprendere quali competenze desiderano sviluppare nel proprio futuro formativo.
Secondo la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea “Europe on the Move”, la mobilità di apprendimento aiuta a sviluppare competenze linguistiche ed adattabilità, ed è sempre più riconosciuta come parte integrante dell’educazione.
Per chi cerca proposte organizzate e sicure, le esperienze di Trinity ViaggiStudio offrono programmi di scambio e viaggi studio pensati proprio per studenti delle scuole medie e superiori, con tutor dedicati e percorsi linguistici strutturati.
Vivere un contesto diverso, anche solo per poche settimane, permette di affrontare la scelta del percorso scolastico con maggiore lucidità e curiosità verso il mondo.
Capire interessi e attitudini fin dalle medie
Segnali da osservare a casa e a scuola
Tra la seconda e la terza media emergono piste preziose: quali materie accendono curiosità? Lo studente preferisce ragionare in astratto o “imparare facendo”? Si trova meglio in attività individuali o collaborative? Annotare esempi concreti (un progetto riuscito, una visita che ha colpito) aiuta a distinguere passioni durature da interessi passeggeri.
Strumenti pratici
Oltre ai colloqui con i docenti, possono aiutare diari delle passioni, piccole rubriche di autovalutazione e questionari attitudinali (strumenti di screening, non “sentenze”). La ricerca internazionale mostra che un orientamento precoce e ripetuto, con attività di formazione sul mondo del lavoro e momenti di contatto con il mondo professionale, è associato a scelte più consapevoli e risultati migliori nella transizione scuola–lavoro.
Il ruolo di famiglia e insegnanti
Genitori e insegnanti possono creare un clima di fiducia: aspettative chiare ma realistiche, disponibilità all’ascolto e sostegno all’autonomia. Importante evitare etichette (“sei portato solo per…”) e lasciare spazio a prove graduali, anche cambiando idea con nuove informazioni.
Liceo, tecnico o esperienze all’estero?
Le differenze tra i percorsi
In Italia il secondo ciclo comprende licei, istituti tecnici e professionali, oltre ai percorsi regionali di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale). I licei privilegiano la formazione teorica; gli istituti tecnici uniscono teoria e laboratori con forte legame ai settori economico/tecnologico; i professionali potenziano il “saper fare” in laboratorio. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito offre pagine dedicate alla scelta dell’indirizzo e agli undici indirizzi tecnici con indicazioni su sbocchi e prosecuzione degli studi.
Dopo il diploma esistono anche gli ITS Academy, percorsi biennali o triennali ad alta specializzazione tecnologica, co-progettati con imprese, che portano al titolo di Tecnico Superiore.
Per confrontare in modo pratico le scuole del territorio (offerta formativa, dati, indirizzi), è utile il portale ministeriale Scuola in Chiaro.
Come scegliere in pratica
- Open day e “giornate-ombra”: visitare scuole e assistere alle lezioni aiuta a percepire ambienti, metodi e carico di studio.
- Piani di studio: leggere programmi, ore di laboratorio, lingue e materie caratterizzanti.
- Prospettive post-diploma: università, ITS Academy, apprendistato, occupabilità nel territorio (chiedere a scuole e centri per l’impiego).
Come leggere e confrontare i piani di studio (senza perdersi nei dettagli)
Scegliere un indirizzo non è solo “seguire la materia preferita”: occorre capire come si studia in quell’indirizzo, quanto laboratorio c’è, che competenze si allenano e quali sbocchi si aprono. Un metodo semplice è confrontare 4 dimensioni chiave.
1) Struttura oraria e metodo
Guarda la distribuzione delle ore tra materie di base (italiano, matematica, lingue) e caratterizzanti (indirizzo). Nei licei, l’impronta è più teorico-argomentativa; nei tecnici e professionali cresce il peso delle attività pratiche e di laboratorio. Chiedi come si lavora: lezioni frontali, lavori di gruppo, project work, compiti di realtà. Se lo studente rende meglio “facendo”, l’operatività conta.
2) Laboratori, dotazioni e certificazioni
Non basta la voce “laboratorio” nel PTOF: verifica quali laboratori (linguistici, informatici, chimici, meccatronici…) e con quali dotazioni. Domanda se la scuola prepara a certificazioni (linguistiche, informatiche, sicurezza, settore-specifiche): sono titoli spendibili subito e utili nell’orientamento post-diploma.
3) Lingue, STEM e trasversalità
Valuta l’offerta lingue (ore, CLIL, scambi) e le discipline STEM (matematica, informatica, scienze, tecnologia) se il/la ragazzo/a mostra interesse per approcci quantitativi. Anche nei licei umanistici possono esserci percorsi trasversali interessanti (debate, laboratori digitali, PCTO tematici): chiedi esempi concreti degli ultimi due anni.
4) Continuità dopo il diploma
Chiedi dati su prosecuzione degli studi (uni/ITS) e inserimento nel lavoro (tirocini, apprendistati, reti con le imprese). Non servono “percentuali da record”, ma evidenze: quante classi hanno fatto visite aziendali nell’ultimo anno? Quanti studenti hanno sostenuto una certificazione? Quante ore di PCTO vengono effettivamente svolte? Queste informazioni aiutano a capire la qualità reale del tutto.
Esempi pratici di confronto (in 10 minuti)
- Profilo “astratto–riflessivo”: predilige analisi, letture, scrittura argomentativa → guarda licei con debate, filosofia potenziata, CLIL; ma verifica se sono previsti project work per non rinunciare all’operatività minima.
- Profilo “operativo–sperimentale”: impara meglio progettando, smontando, provando → considera tecnici/professionali con laboratori solidi, PCTO strutturati, certificazioni; ma verifica tempo per rafforzare italiano/matematica, utili in qualunque esito post-diploma.
- Profilo “ibrido”: passioni multiple e ancora fluide → cerca scuole con curricoli flessibili, moduli opzionali, progetti pomeridiani (impresa a scuola, giornalino, robotica, teatro), e disponibilità a giornate-ombra per testare più indirizzi.
L’importanza di vivere il mondo (stage, viaggi, scambi)
PCTO e work-based learning: cosa sono e perché contano
I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) integrano le lezioni in aula con attività in contesti reali (impresa, ente, terzo settore) per sviluppare soft skills e orientamento. Le Linee guida PCTO (DM 774/2019) definiscono finalità, sicurezza, valutazione e documentazione.
La letteratura OCSE evidenzia che forme di work-based learning (WBL) durante la secondaria rafforzano motivazione, capacità di collaborazione e competenze applicate; il luogo di lavoro è un contesto potente dove si apprendono abilità tecniche e trasversali.
Volontariato, summer school, progetti con le imprese
Oltre ai PCTO, volontariato, summer school disciplinari e project work con aziende/enti locali aiutano a “provare” ruoli e responsabilità prima di scegliere un indirizzo post-diploma. Ricerche su aspirazioni e scelte mostrano che gli adolescenti traggono beneficio da contatti ripetuti e informati con il mondo del lavoro, riducendo stereotipi e allineando meglio i sogni con la domanda reale.
Come documentare le esperienze
Suggerisci a tuo/a figlio/a di mantenere un diario di bordo (compiti svolti, strumenti usati, cosa ho imparato), salvare lettere di referenza e costruire un e-portfolio (link, attestati, riflessioni). Questo materiale torna utile per l’orientatore, per future candidature a programmi o per motivare scelte di indirizzo.
Consigli utili
Timeline decisionale (dalla 2ª media alla 5ª superiore)
- 2ª-3ª media: osservazione interessi, questionari attitudinali, primi open day. Consultare le pagine MIM dedicate alla scelta e agli indirizzi.
- 1ª-2ª superiore: consolidare metodo di studio, partecipare a laboratori/scambi brevi; avviare PCTO dove previsto.
- 3ª-4ª superiore: Promuovere e rafforzare le esperienze di apprendimento basato sul lavoro (WBL), volontariato, summer school; informarsi su ITS Academy e corsi universitari.
- 5ª superiore: definire opzioni (uni/ITS/lavoro), completare portfolio, preparare candidature e prove di accesso ove previste.
Errori da evitare
- Scegliere “per imitazione” (amici/familiari) o per pregiudizi datati (es. “il tecnico non porta all’università” o “il liceo non dà competenze pratiche”).
- Pensare in termini di “o/o”: oggi i percorsi sono ibridi (laboratori nei licei, università dopo il tecnico, ITS post-diploma).
- Tralasciare la realtà locale: verificare Scuola in Chiaro per dati concreti sulle scuole e confronti nel territorio.
Budget, borse e inclusione
Per scambi e mobilità, informati sui canali Erasmus+ dedicati alle scuole, che finanziano mobilità di studenti e staff e promuovono inclusione e qualità (standard Erasmus).
A livello europeo, la Commissione e il Consiglio raccomandano di ampliare l’accesso alla mobilità proprio per l’impatto su competenze, occupabilità e cittadinanza attiva.
Benessere e mentalità di crescita
Ricorda allo studente che non esiste una “scelta perfetta”, ma un percorso che si costruisce: provare, riflettere, riprovare. Attività di career readiness ripetute (incontri con professionisti, visite in azienda, esperienze brevi) migliorano la qualità delle decisioni e riducono l’incertezza nel passaggio all’età adulta.
Orientare un adolescente significa costruire una bussola, non tracciare una rotta rigida. Comprendere interessi e attitudini, conoscere i percorsi (liceali, tecnici, professionali, ITS), vivere esperienze reali (PCTO, volontariato, scambi, mobilità) e decidere passo dopo passo con informazioni affidabili: è così che la scelta diventa maturazione.
Le esperienze di mobilità possono accelerare consapevolezza, autonomia e apertura al mondo – qualità preziose per qualsiasi futuro.