Era stata nominata pochi mesi fa presidente della Democrazia Cristiana in Sicilia la mazarese Laura Abbadessa, moglie del magistrato Massimo Russo, che ora si trova nel lungo elenco degli inquirenti che stanno indagando sull’inchiesta degli appalti truccati, dei reati di corruzione e turbativa d’asta che hanno travolto Totò Cuffaro, leader della DC, l’ex Ministro Saverio Romano ed altri soggetti vicini all’ex presidente della Regione siciliana che nel 2011 venne recluso nel carcere di Rebibbia per una condanna a sette anni di reclusione per favoreggiamento personale verso persone appartenenti a cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio.
“Lo sai che faccio ora? Faccio presidente del partito la moglie di…” diceva Cuffaro in una conversazione intercettata dagli inquirenti con un amico, in cui si riferiva proprio alla Abbadessa. Cuffaro pare che stesse lavorando per la collocazione in posti chiave della nuova DC persone “al di sopra di ogni sospetto”: “Cioè io sto mettendo le cose che devo mettere… ma bastano?”. No, probabilmente non sono bastate ai magistrati della Procura di Palermo che ha avanzato una richiesta di domiciliari secondo la fresca riforma della giustizia a firma del Ministro Nordio.