“Il Parco Nazionale del Mito e del Litorale Trapanese: una grande occasione di crescita per la provincia”

redazione

“Il Parco Nazionale del Mito e del Litorale Trapanese: una grande occasione di crescita per la provincia”

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mercoledì 29 Ottobre 2025 - 06:30

Una visione territoriale condivisa per la tutela e valorizzazione del territorio. Nasce così la proposta per l’istituzione del Parco Nazionale del Mito e del Litorale Trapanese, presentata dall’ex deputato regionale Antonio Parrinello, attualmente dirigente della Protezione Civile Regionale. Il progetto si presenta come un’evoluzione del Parco Nazionale delle Isole Egadi e del Litorale Trapanese, la cui realizzazione pratica è ancora bloccata nonostante l’ok del Ministero dell’Ambiente, risalente al 2007. A pesare (risalente al 2007). A pesare, in questa fase, è la posizione delle istituzioni egadine, con il sindaco Pagoto e il Consiglio comunale che hanno manifestato la propria contrarietà a riguardo.

Proprio alla luce di ciò, Parrinello è dell’idea che per uscire dall’impasse che si è creata occorra una nuova proposta: “un Parco interamente terrestre, capace di valorizzare in modo unitario il patrimonio naturale, agricolo, archeologico e paesaggistico del territorio trapanese”. Il principio di base intende, infatti, unire la storia millenaria, la natura intatta e le eccellenze agroalimentari della Sicilia occidentale in un unico progetto di tutela e sviluppo sostenibile”.

Per quanto riguarda la perimetrazione dell’area, Parrinello suggerisce di individuare Segesta come centro simbolico, in quanto luogo di incontro tra patrimonio archeologico e naturale, da cui si diramano direttrici di connessione verso tutti i principali poli costieri e agricoli della provincia:

A Nord: Erice, Riserva di Monte Cofano, San Vito Lo Capo, Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e Faraglioni di Scopello.

A Ovest: Riserva delle Saline di Trapani e Paceco, Parco Archeologico di Lilibeo, Isola di Mozia e Riserva dello Stagnone di Marsala.

A Sud-Ovest e Sud: Riserva Naturale di Capo Feto, Riserva Naturale Integrale Lago Preola e GorghiTondi, Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa e Riserva Naturale della Foce del Belice.

L’istituzione del Parco Nazionale rappresenta una grande occasione di crescita economica e sociale per l’intera provincia di Trapani. Le esperienze maturate nei Parchi Nazionali italiani dimostrano che la protezione ambientale è compatibile, e spesso sinergica, con lo sviluppo locale, quando fondata su una visione integrata.

“Il Parco – prosegue Parrinello – promuoverebbe il turismo naturalistico, archeologico ed enogastronomico, con itinerari tematici tra riserve, aree archeologiche e aziende agricole storiche, senza dimenticare la valorizzazione dei borghi. Ciò si tradurrebbe nella creazione di nuovi posti di lavoro nei settori ambientali, agricoli e culturali, incentiverebbe le start up imprenditoriali in ambito rurale e turistico e favorirebbe l’accesso a fondi nazionali ed europei (Life, Pnrr, Feasr) destinati alla tutela della biodiversità, al biologico e alla transizione ecologica”.

Nell’azione di valorizzazione e tutela delle realtà produttive presenti si inserirebbe anche l’istituzione di un marchio collettivo “Parco del Mito”, volto a promuovere le produzioni agricole e artigianali locali, integrandole con l’offerta turistica.

A gestire il costituendo Parco sarebbe una governance partecipata, con il coinvolgimento di Comuni, Regione, Università, Consorzi agricoli e associazioni ambientaliste.

“Il Parco Nazionale del Mito e del Litorale Trapanese – si legge ancora nella relazione presentata da Antonio Parrinello – si distinguerebbe da ogni altra esperienza italiana, unendo – in un unico disegno territoriale – tre anime inseparabili del Mediterraneo: Storia, Natura e Agroalimentare”.

La sua istituzione, secondo Parrinello, sarebbe “una grande opportunità di rinascita territoriale […] con l’obiettivo di creare un modello di equilibrio tra conservazione e sviluppo in cui cittadini, agricoltori, pescatori, tour operator e istituzioni lavorino insieme per costruire un futuro sostenibile”.

“Il Parco Nazionale del Mito e del Litorale Trapanese – si legge nelle conclusionirappresenta un progetto di ampio respiro culturale, ambientale e sociale, capace di dare forma a un territorio che custodisce la più alta concentrazione di beni naturali e archeologici della Sicilia occidentale. Dal mare dello Zingaro ai templi di Selinunte, dalle saline di Trapani alle vigne di Marsala, da Erice alle valli interne, il Parco unisce in un’unica narrazione il mito, la natura e il lavoro dell’uomo. È un Parco che racconta il Mediterraneo come paesaggio dell’anima e dell’intelligenza, e che può diventare un modello per l’Italia e per l’Europa nel coniugare identità, sostenibilità e sviluppo”.

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2 commenti

  1. Parco Nazionale del Mito e del litorale della Sicilia Occidentale (meglio e più onnicomprensivo di “trapanese”).

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  2. Parco Nazionale del Mito e del litorale della Sicilia Occidentale (meglio e più onnicomprensivo di “trapanese”).
    Cittadini marsalesi, mazaresi, di Calatafimi-Segesta, di Castelvetrano-Selinunte, Ericini, fatevi sentire!

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