Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti rinvia la decisione e solleva nuove criticità

redazione

Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti rinvia la decisione e solleva nuove criticità

Condividi su:

domenica 26 Ottobre 2025 - 07:05

La Corte dei Conti ha deciso di non sciogliere i dubbi sul dossier relativo al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, rinviando la valutazione a un collegio più ampio di giudici che si riunirà il 29 ottobre 2025. La Delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess), che aveva dato il via libera al progetto definitivo, dovrà così superare un ulteriore passaggio di controllo.

Il rinvio, pur non incidendo sui tempi complessivi della procedura – che prevede il completamento entro il 7 novembre –, mette in luce diverse criticità di rilievo emerse dalla prima analisi della Corte. Tra i nodi principali, i giudici contabili hanno rilevato che la documentazione allegata al dossier non è sufficientemente completa, lasciando aperte questioni cruciali sul piano tecnico, ambientale e procedurale.

In particolare, manca l’attestazione che i progettisti abbiano coinvolto una commissione ambientale incaricata di valutare i rischi inerenti alla biodiversità della zona interessata dall’opera. La Corte ha quindi richiesto ulteriori pareri tecnici sugli impatti ambientali, fondamentali per una decisione consapevole.

Un altro problema segnalato riguarda l’assenza di bandi di gara per alcuni fornitori, una questione delicata visto anche l’aumento dei costi dell’opera, che secondo le norme non dovrebbe superare il 50% del valore iniziale. La Corte chiede quindi prove documentali che confermino il rispetto di questa soglia, fondamentale per la legittimità procedurale.

Il progetto, stimato in circa 13,5 miliardi di euro, resta uno degli interventi infrastrutturali più complessi e controversi del Paese, considerato strategico dal governo e da alcune forze politiche, ma osteggiato da dubbi tecnici, ambientali e finanziari che continuano a far discutere.

L’Amministratore Delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, si è detto fiducioso nella capacità di fornire rapidamente tutti gli approfondimenti richiesti dalla Corte, auspicando una rapida conclusione favorevole della procedura.

Nel frattempo, il governo ha incluso il progetto tra le infrastrutture strategiche, inserendo parte dei costi all’interno dell’aumento della spesa militare previsto per il 5% del Pil entro il 2035, suscitando critiche sul possibile uso di “contabilità creativa”. Questo ha causato perplessità anche a livello internazionale, con le dichiarazioni di disapprovazione da parte dell’ambasciatore americano alla Nato.

L’intero dossier ora attende la decisione del collegio centrale della Corte dei Conti, chiamato a esprimersi con una valutazione definitiva che potrebbe chiarire molte delle ombre ancora presenti sul futuro del ponte sullo Stretto di Messina.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta