Nel primo semestre del 2025, il mercato immobiliare residenziale in Sicilia ha registrato una crescita del +7,3% nelle compravendite, posizionando la regione al sesto posto in Italia per numero assoluto di transazioni. Ma cosa succede se rapportiamo questi dati alla popolazione maggiorenne residente? L’immagine cambia radicalmente e offre una prospettiva più realistica sulla dinamicità dei singoli mercati locali. Secondo l’analisi di Abitare Co., società specializzata in intermediazione e nuove costruzioni, Trapani emerge come una delle città siciliane più vivaci sul piano immobiliare: con 94 compravendite ogni 10mila residenti maggiorenni, supera di gran lunga città ben più popolose come Palermo (68) e Messina (63).
Trapani in vetta, Palermo in coda
Se Palermo resta il capoluogo con il numero assoluto più alto di compravendite, è Trapani a guidare la classifica per numero di transazioni in rapporto alla popolazione, seguita da:
- Catania: 85 compravendite ogni 10.000 maggiorenni
- Siracusa: 83
- Ragusa: 81
- Caltanissetta: 76
- Agrigento: 75
- Palermo: 68
- Messina: 63
- Enna: 48
Un dato che spinge Trapani tra i comuni siciliani più attrattivi per chi acquista casa, complice probabilmente un mix di prezzi accessibili, qualità della vita e una crescente domanda da parte di residenti e investitori.
L’Italia immobiliare va “a due velocità”
A livello nazionale, i numeri assoluti continuano a premiare le grandi città: Roma, Milano e Torino restano saldamente sul podio per compravendite totali. Tuttavia, rapportando le vendite alla popolazione, emerge una nuova mappa dei mercati attivi: i centri medio-piccoli risultano spesso più dinamici, grazie a prezzi più contenuti e una maggiore accessibilità.
Tra le città più attive troviamo:
- Biella (121 compravendite ogni 10mila residenti maggiorenni)
- Ravenna (110)
- Torino (107)
- Milano e Pavia (103)
- Treviso e Vercelli (100)
Meno brillanti, invece, i mercati di città come Pesaro (20), Reggio Calabria (42) e Potenza (44).
“Serve un nuovo metro di valutazione del mercato”
“Per capire quanto si muove davvero il mercato immobiliare, non è sufficiente analizzare il numero delle case vendute, ma è necessario osservare il dato in rapporto a chi, potenzialmente, potrebbe comprarle”, ha spiegato Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co. Questo tipo di analisi evidenzia una trasformazione in atto nel mercato immobiliare italiano, dove i grandi centri restano solidi ma meno dinamici, mentre i centri medio-piccoli, come Trapani, guadagnano terreno grazie a un equilibrio più favorevole tra offerta, domanda e qualità della vita.