Mazara omaggia l’Università di Vienna e Sebastiano Tusa per l’impegno archeologico

Luca Di Noto

Mazara omaggia l’Università di Vienna e Sebastiano Tusa per l’impegno archeologico

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venerdì 10 Ottobre 2025 - 15:21

Mazara del Vallo ha celebrato la memoria di Sebastiano Tusa e reso omaggio a un gruppo di archeologi dell’Università di Vienna che, a partire dal 2003, hanno dato un contributo determinante alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio. Presso la Sala La Bruna del Collegio dei Gesuiti, lo stesso luogo in cui il prof. Tusa nel marzo 1998 accolse il Satiro Danzante appena ripescato dal peschereccio Capitan Ciccio, si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti promossa dall’amministrazione. A rappresentare il Comune l’assessore alla Cultura, Germana Abbagnato, che ha consegnato i premi con partecipazione emotiva. “Una giornata particolare – ha spiegato – per riconoscere e celebrare una pagina della storia della città, scritta a più mani, da un mazarese come Cipriano Frazzetta, ma anche da diversi professori e studiosi dell’Università di Vienna che si sono occupati di lavori di recupero, utilizzando tecnologie innovative. Momenti che ricostruiscono la città di Mazara del Vallo che è anche storia e archeologia”.

Il riconoscimento a Tusa per l’impegno archeologico

Tra i protagonisti, l’archeologo mazarese Cipriano Frazzetta e i colleghi viennesi Michael Doneus, Aaron Sevara ed Erich Draganits. Proprio l’archeologo mazarese Frazzetta ha spiegato come “il progetto sviluppato e portato avanti da quasi vent’anni è un progetto di ricerca archeologica tramite voli, introspezioni geofisiche, campagne di ricognizione sul terreno. Varie metodologie di lavoro che ci hanno portato a buonissimi risultati”. Un riconoscimento speciale è stato conferito alla memoria del prof. Sebastiano Tusa, scomparso tragicamente nel 2019, già assessore regionale e figura di riferimento internazionale nel campo dell’archeologia subacquea. A ritirarlo la moglie Valeria Li Vigni, presidente della Fondazione che porta il nome dell’archeologo. “Un riconoscimento – afferma Valeria Li Vigni – che testimonia il grande amore che mio marito ha sempre dimostrato nei confronti della città di Mazara. In particolar modo gli studi, le ricerche e le scoperte vedono in questo riconoscimento un segno tangibile dell’affetto e della stima che riponeva in lui tutta la cittadinanza. Significa che il suo lavoro, il suo amore, la sua passione e le sue lungimiranti idee progettuali sanno a poco a poco vedere la luce e avere un riscontro tangibile. Ciò che resta è il suo insegnamento, tutto ciò che portiamo avanti sulle sue orme”.

Donato al Comune il volume Sicilia Archeologica vista dal cielo

Li Vigni ha inoltre donato all’amministrazione una copia del volume Sicilia Archeologica vista dal cielo – dalla preistoria all’età romana, scritto insieme al marito. Alla cerimonia hanno preso parte anche i tecnici comunali, in servizio e in pensione, che negli anni hanno collaborato al progetto culturale, tra cui Nicola Lanza, Michele Bonafede, Gianni Di Matteo e Vincenzo Di Fede. Presenti inoltre rappresentanti della Fondazione Sebastiano Tusa e dell’Accademia Selinuntina di Scienze, Lettere e Arti, a testimonianza di come il lavoro portato avanti in questi anni abbia generato una rete di relazioni culturali e scientifiche di respiro internazionale. Attraverso questo tributo, Mazara ha voluto non solo riconoscere l’impegno di studiosi e istituzioni, ma anche riaffermare la centralità della cultura e della ricerca archeologica come strumenti di crescita, memoria e identità condivisa. 

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