“Siamo un quartiere emarginato”. È questo il grido d’allarme lanciato dal presidente del Comitato di quartiere Bocca Arena-Transinico, Antonino Burgio, che chiede l’intervento tempestivo dell’amministrazione per risolvere le criticità della zona tra cui si segnalano perdite d’acqua, strade buie e abbandonate, presenza di cinghiali nel centro abitato oltre a segnaletica orizzontale e verticale inesistente e una discerbatura che rimane un miraggio. La voce del quartiere si alza da un’area abbastanza popolosa, che negli ultimi anni ha visto crescere disagi e disservizi. Strade dissestate e al buio significano per gli abitanti non solo disagio estetico, ma rischi come cadute, incidenti stradali, isolamento e senso di insicurezza.
Perdite d’acqua e interruzioni, sono pane quotidiano
Le perdite d’acqua e le interruzioni del servizio idrico si trasformano invece in un problema quotidiano, a partire dalle necessità domestiche. “C’era una perdita d’acqua in via Salerno – esordisce Burgio – per la quale abbiamo chiesto l’intervento dell’amministrazione ed è stata riparata. Ce n’è però un’altra, importante, in via Frosinone, che va avanti da mesi e va a finire sulla SP 38 (la Mazara-Torretta, ndr) e in via Belluno. Ci ritroviamo sistematicamente e settimanalmente senza acqua. È una vergogna, anche perché se noi non solleviamo il problema nulla si muove. In questo modo si perdono tantissimi litri e così il quartiere rimane sistematicamente senza acqua. Lancio un appello all’assessore Vito Torrente e all’assessore Giampaolo Caruso affinché facciano qualcosa. Questa è l’angoscia di questo quartiere, Bocca Arena è completamente abbandonata, siamo un quartiere emarginato e ci vergogniamo di questa situazione”.
Emergenza cinghiali tra Riserva e Lago
Alle criticità strutturali si aggiunge un’emergenza di sicurezza che negli ultimi mesi preoccupa i residenti: la presenza di cinghiali provenienti dalla vicina Riserva Naturale Gorghi Tondi e Lago Preola, che si spingono fino alle strade del centro abitato. Non si tratta di episodi sporadici, ma di una realtà che alimenta timori tra le famiglie e tra chi, di sera, si trova a rientrare a casa. “Questo è un altro problema che con Antonino Marino, presidente dell’Associazione Culturale Quarara, abbiamo riscontrato nell’ultimo periodo, ho chiesto l’intervento del WWF Italia e degli organismi competenti in materia per evitare possibili pericoli”, racconta Burgio. Lo sfogo continua e riguarda le questioni più svariate, come la segnaletica orizzontale e verticale che Burgio definisce “assente e inesistente”, le aiuole danneggiate e una discerbatura che ancora non viene effettuata nella zona. Problemi che non solo compromettono il decoro urbano, ma incidono anche sulla sicurezza stradale.
Problematiche anche in via dell’Unità Europea
Ma non finisce qui: “Segnaliamo anche grosse criticità – prosegue Burgio – nella via dell’Unità Europea, in via Ciro Marino e nelle zone circostanti. Sporcizia, strade al buio e dissestate. Anche quella è una zona totalmente abbandonata”. La situazione, per molti residenti, si traduce in una sensazione di abbandono. Ecco perché il Comitato ha promosso un incontro con i residenti della zona. “Abbiamo messo in prima linea le criticità di queste arterie. Chiediamo al sindaco Quinci e all’amministrazione comunale di intervenire anche in quella zona”. Il messaggio finale è chiaro: non si tratta soltanto di rivendicare interventi tecnici, ma di riaffermare il diritto del quartiere a non sentirsi periferia dimenticata, a vivere con dignità, sicurezza e servizi essenziali. Una richiesta che non può più essere rinviata, perché “ogni giorno che passa – conclude Burgio – il disagio si traduce in emergenza e la rabbia dei cittadini in sfiducia verso le istituzioni”.