Traffico in tilt, cantieri aperti senza alcun criterio, genitori intrappolati in code interminabili mentre cercavano semplicemente di accompagnare i propri figli a scuola. È questo il desolante scenario con cui si è aperto l’anno scolastico a Marsala, denunciato con forza dal movimento Arcobaleno (non più un’associazione come tiene a precisare Muscarella, ma un vero e proprio movimento popolare), che raccoglie le voci e la frustrazione di decine di famiglie marsalesi. “Il caos del primo giorno di scuola – afferma l’associazione presieduta da Sebastiano Grasso – è l’ennesima prova dell’incapacità di questa giunta comunale. Famiglie esasperate, costrette a vivere un incubo invece di un momento sereno. Tutto questo era evitabile. Possibile che nessuno abbia pensato di programmare i lavori nei mesi estivi, quando le scuole erano chiuse?”. I disagi, segnalati da molti cittadini, non riguardano solo la viabilità, ma riflettono una gestione che viene definita ‘improvvisata e dilettantesca’. Una metafora amara ma eloquente accompagna questa riflessione: sembra di aver fatto un viaggio su una strada dissestata, dove ogni buca rappresenta una mancanza di pianificazione e ogni cantiere una promessa non mantenuta.
Nei giorni scorsi il Comune aveva specificato che la Polizia Municipale ha dovuto ritirare l’ordinanza per i lavori di Italgas sul Lungomare Mediterraneo. Pare che la società non abbia rispettato gli orari degli interventi previsti, creando un ingorgo nell’incrocio con via Verdi, strada molto frequentata da chi deve accompagnare i figli nelle scuole vicine, la scuola Mazzini e i plessi del Cavour.