Dopo giorni di accuse, illazioni e polemiche che hanno investito la vita politica cittadina, la Giunta Tranchida rompe il silenzio. Con una nota congiunta, gli assessori comunali hanno espresso solidarietà al sindaco e respinto con fermezza “il clima di odio e sospetto, estraneo a un autentico confronto democratico”, che nelle ultime settimane ha segnato il dibattito pubblico.
“Trapani è la città che chiamiamo casa – scrivono – ed è a lei e ai suoi cittadini che dobbiamo rispetto, trasparenza e impegno”. Da qui la decisione di prendere posizione, dopo giorni di prudenza istituzionale: “Non possiamo più tacere di fronte a insinuazioni gravi e a una campagna diffamatoria che nulla ha a che vedere con la politica”.
Gli assessori ribadiscono il pieno sostegno al primo cittadino, definendolo “dedicato, legale e trasparente” e sottolineando la sua “piena legittimità democratica, espressione della volontà dei trapanesi”.
Particolarmente dura la presa di posizione contro chi, a vario titolo, ha messo in dubbio la regolarità delle ultime elezioni o alimentato voci personali: “Far circolare illazioni non ci spaventa, ma non appartiene alla cultura politica che vogliamo per Trapani”.
Secondo la Giunta, la città non merita tensioni né sospetti, ma “confronto civile, fondato su idee, progetti e soluzioni concrete”. Gli assessori ribadiscono la volontà di dialogare, ma pongono un limite netto: “Il confronto deve riguardare le esigenze di Trapani, non deve scadere in offese personali o insinuazioni”.
Il documento si chiude con un impegno chiaro: continuare a lavorare al fianco del sindaco “nell’esclusivo interesse della comunità trapanese e della crescita della città”.
La nota è stata sottoscritta da tutti i componenti della Giunta: Giuseppe Pellegrino, Vincenzo Abbruscato, Andrea Vassallo, Giuseppe La Porta, Rosalia d’Alì, Giuseppe Virzì e Giulia Passalacqua.