I dati demografici parlano chiaro: negli ultimi dieci anni, la popolazione siciliana si è ridotta. Di conseguenza, il sistema sanitario deve adeguarsi ai parametri del DM 70/2015, che prevede 3 posti letto per 1.000 abitanti per acuti e 0,7 per lungodegenza e riabilitazione. La nuova rete, completamente ripensata, conta 139 strutture tra ospedali pubblici e privati. Tra gli aspetti più innovativi, il nuovo ruolo degli ospedali periferici, che si trasformano in “Ospedali di rete integrata”, diventando centri di medicina di prossimità con servizi specialistici come oncologia, gastroenterologia, oculistica e cardiologia direttamente sul territorio.
Più posti letto e maggiore offerta specialistica
«Un lavoro di razionalizzazione – sottolinea ancora l’assessore Faraoni – ha permesso, dallo scorso febbraio, di rimettere in funzione 308 posti letto già previsti ma inutilizzati. Inoltre, sono stati aggiunti 207 posti per oncologia, 47 per neurochirurgia e altri per neurologia, ortopedia, medicina e chirurgia d’urgenza». La riduzione di 367 posti letto prevista dalla nuova programmazione, precisa l’assessore, «riguarda esclusivamente quelli inattivi o sottoutilizzati, senza alcuna conseguenza sui servizi realmente garantiti ai cittadini».
Maggiore attenzione alle emergenze
Particolare attenzione è stata data alle emergenze: il presidio ospedaliero di Siracusa viene elevato a Dea di II livello, mentre l’ospedale di Patti diventa Dea di I livello, potenziando la capacità di risposta nelle situazioni critiche. Inoltre, la nuova rete rafforza le cosiddette “reti tempo-dipendenti” (infarto, ictus e traumi gravi) con nuovi punti di intervento nelle aree più carenti. L’obiettivo è garantire cure salvavita tempestive per tutti i siciliani, ovunque si trovino.
Integrazione tra ospedali e servizi territoriali
La nuova rete ospedaliera valorizza anche i servizi territoriali. Case di comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità lavoreranno in sinergia con i presidi ospedalieri per costruire un sistema realmente integrato. L’obiettivo è seguire il paziente in ogni fase del suo percorso di cura, migliorando l’efficacia dell’assistenza e riducendo i tempi di attesa e gli spostamenti inutili.